Gaetano Salvemini - Movimento socialista e questione meridionale

Movimento socialista e questione meridionale disturbare un cosi profittevole connubio. Quanto alle accuse che i social– comunisti muovono a De Gasperi quando resiste a certe richieste, De Ga– speri non ha nessun obbligo di spaventarsene. Mise alla porta dal Governo i comunisti, dopo che questi gli avevano votato il concordato, per fare a modo suo e non per fare a modo loro. I socialcomunisti si dedicano al loro mestiere di oppositori; il partito democratico-cristiano faccia il suo come maggioranza che sta al Governo. Non gli si domanda nessun colpo -di bac– chetta magica, ma per cominciare faccia qualcosuccia che disturpi la mafia del Nord. Per esempio, perché non delibera la nazionalizzazione dell'indu– stria idroelettrica? Nel Mezzogiorno la forza elettrica costa il doppio che al Nord. Ecco dove si potrebbe cominciare a colpire. Vada il Vinci nei congressi democratico-cristiani, locali e nazionali, a proporre la nazionaliz– zazione immediata dell'industria idroelettrica. Sentirà la musica. Vada poi all'Azione Cattolica a parlarne al professor Gedda, e la musica diventerà un crescendo rossiniano. E allora? Finché i meridionali - cioè i piccoli borghesi intellettuali meridionali - non faranno che guaire contro la mafia del Nord, e non prenderanno di petto in casa loro la mafia del Sud, non faranno, ahinoi, molta strada. Queste cose le pensano, ma non le dicono, molti nordici. Le dica almeno un "sudicio" come me, che è sull'orlo della tomba, e non ha piu niente né da sperare né da temere da nessuno. [Da "Il Ponte," marzo 1952.J Lettera a un amico siciliano 1 Nella recensione al libro del Vinci pubblicata nel Ponte del marzo 1952, io non ho attribuito al "popolo meridionale," come Ella 2 pensa, la respon– sabilità per le condizioni dell'Italia meridionale. Io distinsi esattamente i piccoli coltivatori, i giornalieri, i pescatori del Mezzogiorno - fisicamente, intellettualmente e moralmente non inferiori a quelli di qualunque altro paese - da quella piccola borghesia intellettuale - degenerata fisicamente, intellettualmente e moralmente, salvo le debite, ma non numerose ecce- 1 Riprodotto in Scritti sulla questione meridionale cit., pp. 626-630. [N.d.C.) 2 Cfr. articolo precedente. II nome dell'interlocutore e il testo della lettera non com– paiono nel "Ponte." [N.d.C.] 646 BibliotecaGino Bianco

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