Gaetano Salvemini - Movimento socialista e questione meridionale

Movimento socialista e questione meridionale questo secondo tipo di vocazione, e sarà aiutato da questi scritti ad assume re nei prossimi anni lo stesso ufficio ingrato, che esercitai io negli anni scor– si. Se la lettura di questo libro potesse evitare il ripetersi in qualche spirito giovanile di qualche vecchio errore, io considererei la mia fatica non tutta sperperata invano. Le pagine che precedono, scritte nel settembre del 1921, ritoccate nel dicembre successivo, si pubblicano senza altri mutamenti nel luglio del 1922: cioè, mentre le organizzazioni socialiste piegano ovunque sotto la offensiva fascista. È stato osservato, con ragione, che l'offensiva fascista ha potuto diven– tare sistematica e vittoriosa solamente nel 1921: cioè dopo che la rivoluzio– ne bolscevica, minacciata o temuta, si era rivelata non desiderabile e non possibile. Non desiderabile: per le notizie, sempre piu abbondanti e piu si– cure, sulle condizioni materiali della Russia bolscevica, le quali dissolveva– no il mito leninista e smontavano le aspettazioni messianiche del dopoguer– ra immediato. Non possibile: per la timidità, incoerenza, incapacità a pas– sare dalle parole ai fatti, che il partito socialista italiano dimostrava in tutte le circostanze, in cui gli spiriti esaltati credevano possibile la crisi finale. 14 Una rivoluzione, che viene annunciata continuamente e non avviene mai, diventa una rivoluzione sconfitta, a cui tien dietro la reazione. Molti che nel 1919 e nel 1920 tremavano a verga a verga, in attesa del cataclisma che sembrava inevitabile, hanno ritrovato il coraggio per passare al contrattacco, solamente quando hanno sentito che la linea avversaria cedeva: e sono tan– to piu feroci oggi, quanto maggiore paura ebbero ieri ... Non la reazione fascista ha prodotto la depressione socialista: la depressione socialista ha reso possibile la- reazione fascista. E la depressione è diventata sfacelo, perché alle spalle dei fascisti manovra, assai meno rumorosa ma ben piu efficace, la macchina della polizia, della magistratura, dei comandi militari regionali, che disarmano i socialisti e armano i fascisti, e scendono in campo aperta– mente non appena si delinea una controffensiva da parte delle organizzazio– ni contadine ed operaie. Oltre all'accasciamento delle organizzazioni socialiste, noi assistiamo og– gi in Italia ad un fenomeno assai piu grave: al passaggio in blocco sotto le bandiere fasciste di vastissimi nuclei proletari. Nel giugno del 1922, i fa– scisti affermano di avere in pochi mesi raccolto nei propri sindacati 485 mila aderenti. Anche facendo una larga tara a questo numero, anche ripetendo dinanzi a questo fenomeno il vecchio scettico motto: respice finem, sta sem– pre il fatto che la migrazione dalle organizzazioni socialiste a quelle fasci– ste si manifesta su larga scala, mentre l'onorevole D'Aragona ha dovuto ri– conoscere che la sola Federazione nazionale dei lavoratori della terra è scesa 14 Tumulti annonari, luglio 1919; tumulti all'apertura della Camera, dicembre 1919; ri• volta militare di Ancona, giugno 1920; occupazione delle fabbriche, settembre 1920. 616 BibliotecaGino Bianco

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