Gaetano Salvemini - Movimento socialista e questione meridionale

Tirando le somme ·Questi adattamenti della mentalità socialista tradizionale alle mutate realtà, questa coordinazione fra le esigenze di gruppi proletari sempre piu numerosi e piu eterogenei, non può avvenire ad un tratto per uno sforzo logico di ragione ragionante. Sapremo - se saremo vivi - fra alcuni anni, attraverso quali attriti, e scissioni, e compromessi, il partito socialista sarà riuscito a mantenere la unità del movimento proletario, o se sarà stato so– praffatto da altri partiti, piu ricchi d'intelligenza e piu solleciti a riconoscere le nuove necessità. Ma chi sente l'alta funzione di civiltà, che il lavoro organizzato - pur attraverso errori ed eccessi e cadute - compie nel mondo moderno, non può desiderare che il travaglio del progresso sociale sia frastornato e rallen– tato da lotte internecine fra organizzazioni operaie a indirizzo oligarchico e moltitudini ritardatarie e deluse; deve perciò augurare e sperare che si affer– mi con la necessaria chiarezza nei condottieri del movimento operaio il sen– timento dei doveri di solidarietà e di tutela, che hanno sempre da compiere le avanguardie, già pervenute alla coscienza di classe, verso la grande mas– sa, anonima e muta, che non ha iniziato ancora il suo fatale andare. Raccogliendo in questo volume gli scritti, che prima della guerra io dedicai alla critica· delle deviazioni oligarchiche nel movimento socialista ita– liano, io spero di portare un qualche contributo alla elaborazione dei nuovi rapporti fra le organizzazioni. proletarie e le moltitudini ancora disorganiz– zate. I problemi dell'anteguerra non differiscono dai problemi del giorno d'oggi che nelle proporzioni: questi 'sembrano quelli, osservati sotto una lente d'ingrandimento. E i dati di ieri possono aiutare a comprendere quel– li d'oggi. E tanto piu rapidamente avverrà l'adesione degli spiriti alle nuo– ve realtà, quanto piu ·chiara sarà, grazie all'esperienza del passato, la visione dei pericoli che rappresentano per il movimento proletario le tendenze oligarchiche. Vorrei dedicare questa mia raccolta piu specialmente ai socialisti meri– dionali, anzi piu specialmente ai socialisti pugliesi. Il Mezzogiorno socialista è oggi quel che era il Settentrione socialista venti anni or sono; e le Puglie sono oggi di fronte al Mezzogiorno quel che era l'Emilia, venti anni or so– no, di fronte al resto d'Italia. I socialisti pugliesi hanno raggiunto ormai una notevole forza politica, grazie al suffragio universale e attraverso venti anni di lavoro, fatto da una generazione ormai invecchiata o addirittura scomparsa. Essi possono utilizzare questa forza in due modi: 1) associarsi alla vecchia oligarchia settentrionale, abbandonando senza solidarietà ai lo– ro soli sforzi, i gruppi proletari delle regioni piu arretrate del Mezzogiorno, e facendosi pagare il prezzo del tradimento con piccoli favori locali ai loro Comuni e alle loro cooperative; 2) rappresentare e rivendicare i diritti del– l'intero proletariato rurale, nella vita politica della nazione e di fronte alle organizzazioni del proletariato industriale. Forse, qualche giovane fra i miei compaesani, leggendo questa raccolta, sentirà il proprio spirito orientarsi con chiarezza e con risoluzione verso 615 BibliotecaGino Bianco I

RkJQdWJsaXNoZXIy NjIwNTM=