Gaetano Salvemini - Movimento socialista e questione meridionale

Movimento socialista e ques/lione meridionale del bilancio, lo stanziamento prendiamolo come una semplice affermazio– ne di principi e contentiamocene. Ma qui sta il pello. Il prefetto si op– pone alla nuova spesa, appunto perché essa afferma un principio, che a lui non garba. L'amministrazione, di fronte alla ripulsa del prefetto, invece di insistere sulla deliberazione e magari di raddoppiare per protesta le 2 mila lire - quale migliore occasione per farsi sciogliere? - si fa piccina piccina, entra in trattative col prefetto, e finalmente i contendenti si accordano a far restare le duemila lire in bilancio, ma non come spesa fatta diretta– mente dal Comune, bensi'. come sussidio a quel comitato cittadino, che si formerà allo scopo di dar la colazione agli alunni poveri. È 'il concetto bor– ghese della beneficenza, che col beneplacito dei socialisti caccia di nido il G:oncettosocialista della refezione municipale. Questo solo fatto - se altri non ve ne fossero, basterebbe citare un te– legramma di felicitazioni mandato al re per l'attentato Acciarito !!! 6 - questo solo fatto dimostra la malattia del partito socialista di Imola:. esso è un partito, che crede sinceramente e onestamente di essere socialista, ma è privo appunto della piu rudimentale coscienza socialista. IV Difetto di vera coscienza socialista - questa fu, dicevo la malattia del partito socialista di Imola malgrado le migliori intenzioni de' suoi compo– nenti. Ed è malattia che travaglia il nostro partito in ottanta su cento dei paesi d'Italia. È inutile illuderci e chiudere gli occhi per non vedere: il partito socialista in Italia, da alquanti anni a questa parte, tutto ciò che ha guadagnato in numero ha perduto in serietà e coscienza. È questo un effetto delle disgraziate condizioni economiche e sociali di questa penisola italiana. Dove gli operai industriali mancano e i contadini sono impermeabili alla propaganda nostra - ed è il caso specialmente della Italia centrale - ivi l'idea socialista o non penetra, o, se penetra, si corrompe. In questi luoghi la lotta economica per mezzo della Lega di resistenza e dello sciopero è impossibile, e parlar di scioperi dove mancano i possibili scioperanti sarebbe come dar colpi nel vuoto. Non resta allora che l'azione politica, anzi elettorale, divulsa dalla lotta economica e quindi piena di difetti e gravida di illusioni e d'inganni. Nel paese, dove c'è stato uno sciopero, e dove il contadino, che domanda un aumento di salario, vota per il socialista, ivi il figlio del proprietario difficilmente si sentirà venire la voglia di fare il socialista - se non altro, ci sarebbe il padre che lo cazzotterebbe di sa.ritaragione - e il partito corre 6 Pietro Acciarito, fabbro, anarchico, il 22 aprile 1897 aveva attentato alla vita di Um– berto I, senza però colpirlo. L'attentatore, ventenne 1 fµ ç9qçlannat9 aJrer~astolo. iN.d.C.J BibliotecaGino Bianco

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