Gaetano Salvemini - Movimento socialista e questione meridionale

Protezionismo e pensioni per la vecchiaia 1 Piu volte abbiamo affermato nell'Unità che esiste un'entente cordiale fra i condottieri del socialismo e delle organizzazioni operaie e la grande indu– stria protezionista: base di quell'accordo è l'impegno reciproco, che i "depu– tati socialisti si asterranno dal combattere sul serio le nuove tariffe doganali preparate ad uso e consumo del protezionismo industriale, e i deputati del protezionismo borghese aiuteranno i deputati del protezionismo proletario ad ottenere una legge per pensionf di malattia o vecchiaia, per i soli operai industriali, col contributo dello Stato, cioè a spese dei contadini, che pa– gherebbero il costo della nuova legge sociale continuando a nmanere a bocca asciutta. 112 I deputati' socialisti e la Confederazione del lavoro - salvo qualche onesta puntata antiprotezionista dell'onorevole Modigliani - hanno mante– nuto lealmente l'impegno di non contrastare il protezionismo industriale. Anche i tumulti contro il caroviveri, come spiega ottimamente il Lollini, sono urio dei diversivi, dietro cui il "proletariato evoluto e cosciente" è lasciato distrarsi da chi dovrebbe nel p'rotezionismo industriale indicare la mira, contro cui rivolgere i colpi. Ed ecco che il Governo, in rappresentanza degl'industriali protezionisti, ha mantenuto i patti; ed ha largite le pensioni per la vecchiaia ai soli operai della grande industria! Solamente, non ha osato rivelare sfacciatamente l'infamia. Si è data l'aria di dare le pensioni a tutti, ben sapendo che il boccone sarebbe stato inghiottito da alcuni. Fino da quando si cominciò a parlare - prima della guerra! - delle pensioni alla vecchiaia col metodo del triplice ·contributo, L'Unità protestò che si preparava una truffa a danno dei contadini e a favore della solita oligarchia operaia, che dà i voti ai deputati socialisti... rivoluzionari e non rivoluzionari. Se si vogliono dare k pensioni a tutti i· lavoratori - spiegavamo nell'Unità del 26 dicembre 1913 - non è affatto necessario creare una 11uova mastodontica impalcatura amministrativa pel conteggio dei contributi di tutti i padroni e di . tutti i lavoratori. Questa impalcatura già esiste nell'attuale sistema tributario, senza che ci sia bisogno di metterne su un'altra per questo scopo speciale. In altre parole, alle pensioni per tutti, se veramente si vogliono per tutti, si deve provvedere impostandone la spesa nel bi– lancio generale dello Stato, cosi come si è fatto in Inghilterra. Per parlare di triplice contributo, bisogna avere in fondo al pensiero un piccolo, anzi un grosso sottinteso, che non si ha il coraggio di metter fuori a un tratto, ma che aspetta il momento op– portuno per rivelarsi. Chi invoca le pensioni col triplice contributo., pensa t'n cuor suo 1 Riptodotto in Scritti sulla questione meridionale cit., pp. 511-512. [N.d.C.] 2 "L'Unità," 4 novembre 1917. BibliotecaGino Bianco 565

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