Gaetano Salvemini - Movimento socialista e questione meridionale

Movimento socialista e questione meridionale • c'era che la borghesia professionista laica, che potesse occupare il Comune e creare il deputato. Questi professionisti appartenevano alla classe piu alta della popolazione e si sedettero nel Comune e ci stettero fino al 1880 e furono naturalmente "destri." Dal 1860 in poi, però, i professionisti cre– scevano sempre, come ho detto, venendo dalla piccola borghesia, mentre il loro campo d'operazione restava lo stesso. Siccome la professione libera n~n era rimunerativa abbastanza, cercavano un posto stipendiato dal Co– mùne: cercavano di essere medici condotti, avvocati del dazio, ingegneri municipali, maestri nelle scuole comunali, scrivani, ecc. Ma questi posti erano tutti occupati da quelli che li avevano presi nel 1860 e dai loro amici. Lotta allora fra le due frazioni della classe improduttiva: i vecchi eran "destri," i nuovi furon "sinistri." È questa la base economica di molte lotte politiche e amministrative dell'.Italia meridionale, le quali, a chi le guarda da lontano, sembrano lotte personali. È una classe sola, che per sovrabbondanza si scinde in due parti, delle quali l'una cerca di soppiantare l'altra .. Data questa condizione di cose, è naturale che le lotte assumano una forma personale; ma son sem– pre lotte economiche, e rientrano perfettamente nel quadro marxista della lotta di classe. 15 I sinistri vinsero naturalmente dopo il 1876. 16 Andati al Comune, cam– biarono piu impiegati che poterono, e mangiarono piu che poterono. I destri avevan mangiato anch'essi e appaiono onesti perché non dovettero sbalzar nessuno dal posto occupato; ma i sinistri - va loro resa questa lode - mangiaronb anche di piu. I sinistri liberali progressisti - i destri erano naturàlmente codini con– servatori - regnarono dal 1880 al '90. La classe improduttiva cresceva di anno in anpo e nuovi affamati bat– tevano alle porte del Comune. In un solo anno Molfetta aveva a Napoli quarantasette studenti universitari. Frattanto il sorgere delle industrie faceva venir su la classe operaia, avida di entrare nel campo politico. Professionisti disoccupati e operai si unirono insieme e costituirono il partito radicale. La crisi de1l'84 incominciò ad agitare seriamente l'ambiente; la rottura commerciale colla Francia diede il tracollo ai sinistri crispini; l'allarga– mento del suffragio diede ai radicali l'arme per vincere. Nel 1890 fu eletto deputato Matteo Renato Imbriani; nel 1891 caddero i sinistri e vinsero i radicali. Grandi speranze, g;an gioia fra gli operai. Quanti operai entrarono nel Consiglio comunale? Nessuno. Furon tutti professionisti, capimastri, appaltatori, commercian~i tronfi, ambiziosi e ignoranti. 15 Queste lotte intestine nella stessa classe sono a torto trascurate dai nostri sociologi. A volte hanno grande importanza. 16 In quell'anno in Italia, la Sinistra andò al potere, ed il nuovo _Governo intervenne pe; santemente nel Mezzogiorno per conquistare al proprio partito le amministrazioni locali. [N.d.C.] 22 BibliotecaGino Bianco

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