Gaetano Salvemini - Movimento socialista e questione meridionale

La piccola borghesia intellettuale nel Mezzogiorno d'Italia un'altra riforma... fra cinquant'anni. E se la vedete insufficiente, combat– tetela a viso aperto, e sforzatevi di farla naufragare. Chi parla di suffragio universale, mentre si propone al momento op– portuno di contentarsi di una riforma luzzattiana, meno il voto obbliga- • torio, rinunziando di fatto, a festa finita, ad ogni ulteriore prosecuzione della battaglia, costui - forse senza rendersene ben conto - non solo contrasta, ma, quel che è peggio, tradisce addirittura la causa del suffragio universale. , [Da "Critica Sociale," 1 marzo 1911.J La piccola borghesia intellettuale nel Mezzogiorno d'Italia1 L'azione politica della piccola borghesia intellettuale, e piu special– mente di quella parte di essa che non riesce a collocarsi comodamente al banchetto della vita, ha una grandissima importanza nella società moderna. Perché è questa la classe, che dà a tutti i partiti, i giornalisti, i libellisti, i galoppini elettorali, 'i conferenzieri, i propagandisti. E gli spostati della piccola borghesia intellettuale finiscono quasi tutti col diventare professio– nisti della politica, e della politica peggiore: non avendo niente da fare, possono dedicare tutto il loro tempo alla vita pubblica; conquistano i primi posti nelle file dei partiti, diventano gli uomini di fiducia, i depositari dei segreti, i guardiani e i padroni delle posizioni strategiche piu delicate. Anche nell'Italia settentrionale costoro fanno ai partiti politici e alle organizzazioni economiche tutto il male che possono. Ma, non essendo l'elemento predominante, e dovendo contribuire al gioco dei partiti politici e amministrativi in compagnia di tutti gli altri gruppi sociali, - borghesia agraria, industriale, commerciale; piccoli esercenti; artigianato; piccoli pro– prietari rurali; proletariato industriale e rurale, - sono costretti a subor– dinare la propria azione ai bisogni dei gruppi sociali e delle organizza– zioni, a cui devono aderirè per essere qualcosa. Si fanno pagare troppe volte, piu che non meritino, ma rendono dei servigi. Sono servitori, spesso infedeli, ma possono essere licenziati caso per caso dagl'intercssati. 1 Riprodotto in Problemi educativi e sociali dell'Italia d'oggi, in Antologia della questione meridionale, a cura di Bruno Caizzi, Milano, Edizioni di Comunità, 1950; e in Scritti sulla que– stione meridionale cit., pp. 412-426. 481 BibliotecaGino Bianco

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