Gaetano Salvemini - Movimento socialista e questione meridionale

Movimento socialista e questione meridionale E subito dopo, provvedimenti igienici e divieti annonari su tutta la linea. Questi provvedimenti e questi divieti - come ho detto - erano logici e necessari. Toccava all'autorità amministrativa locale stare ai fian– chi dell'autorità sanitaria, per prevedere le conseguenze economiche delle misure profilattiche, e promuovere in tempo dall'autorità politica tutte le provvidenze opportune ad alleviare la crisi e prevenire i guai. · Ma fra il commissario sanitario e il sindaco erano rotti i ponti. Ognu– no andava per conto proprio. E il sindaco non aveva nessun motivo per disperarsi se le cose andavan male. Tutt'altro. Chiunque andava a lamen– tarsi con lui per un pozzo chiuso, per una contravvenzione contestata, per– ché era vietato attinger acqua marina, perché era vietato vendere frutta di mare, ecc. ecc., era accolto con un cenno d'impotenza desolata: 11 È la Cro– ce Rossa." E le guardie municipali, le guardie campestri, gl'impiegati muni– cipali, i capi elettori, tutta la organizzazione della Repubblica n. 1 a ripe– tere ai malcontenti e ai protestanti: 11 È la Croce Rossa"; "se non se ne va la Croce Rossa, avremo sempre il colera"; "questo non è colera, ma i si– gnori della Croce Rossa ne approfittano per papparsi trenta lire al giorno " "p· . M lf " " . 1· . " per uno ; 10re rovrna o etta ; cacciamo 1 via. Ecco incanalato il pubblico malcontento contro la Croce Rossa. Ecco i tumulti al grido: "Abbasso la Croce Rossa." Ed ecco la stampa italiana di tutti i partiti a liberarsi della seccatura di accertare le responsabilità e di esigere che si provveda sul serio per l'avvenire, attribuendo in coro i tu– multi alla inciviltà e all'ignoranza dei Meridionali. 4. L'ordine è ristabilùo Oggi le acque sono tornate calme. Il prefetto finalmente ha capito il latino: ha promosso ispettore sanitario per tutte le Puglie il commendator Fiore, e cos1 l'ha rimosso da Molfetta, ed ha lasciato padrone del campo l'ottimo sindaco repubblicano del n. 1. "Ora che il sindaco è stato fatto sotto-re," diceva ier l'altro una rivenditrice di verdura e di frutta, "po– tremo fare tutto quello che vorremo." Colera non ce n'è piu. La gente muore di gastroenterite, di meningite cerebro-spinale, di tutt'altre malattie che di colera. I bollettini ufficiali par– lano chiaro. E il sottosegretario all'Interno, onorevole Calissano, già ha pro– clamato nel discorso d'Alba che in Puglia il morbo è debellato. Cosf arriveremo all'anno venturo, in cui le gastroenteriti e le meningiti cerebro-spinali si moltiplicheranno a centinaia. Allora si correrà ai ripari: si cercherà di nuovo di stringere i freni; sarà infinitamente piu difficile stringerli; si avranno nuovi tumulti. Ma l'alibi è pronto. Già vedo i giornali scrivere in prima pagina a lettere di scatola: "L'insurrezione della ignoranza e della barbarie." [Da "La Voce," 20 ottobre 1910.J 444 BibliotecaGino Bianco

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