Gaetano Salvemini - Movimento socialista e questione meridionale

Suffragio universale ( specialmente in rapporto al problema meridionale) bero in qualche regione fino a considerare la rappresentanza proporzionale come un surrogato del suffragio universale, si commette un grosso errore: a) perché l'attuale Collegio uninominale non solo rende vani i voti di minoranza, ma sconsiglia gli elettori piu tiepidi dall'andare a votare in tutti quei casi in cui la vittoria è sicura fra uno dei candidati; viceversa la rappresentanza proporzionale, mettendo in valore tutti i voti, incoraggia tutti gli elettori ad andare a votare. Per esempio, i 3000 conservatori del Collegio d'Imola, che si astenevano dal voto al tempo di Andrea Costa, perché ~apevano a priori perduta la battaglia, ma si sono fatti avanti contro il Graziadei, perché speravano di smontarlo, voterebbero sempre in regime di rappresentanza proporzionale, perché con quei 3000 voti avrebbero sempre la speranza di fare entrare nel quoziente un nome di piu della loro lista e di escludere uno delle liste avversarie. Ora tutti sappiamo che gli elettori tiepidi si trovano oggi specialmente nelle file conservatrici: i nostri elettori votano tutti, perché ci affermiamo in tutti i Collegi, in cui pos– siamo, anche in quelli in cui speriamo poco, e anche in quelli in cui siamo certi della vittoria mettiamo un forte impegno a vincere meglio che pos– siamo. La rappresentanza proporzionale, quindi, non aumenterà quasi affatto il numero dei nostri voti, se non verrà allargato il suffragio, e tra– scinerà nella lotta una grande quantità di voti conservatori oggi inerti e domani attivi contro di noi; b) perché la rappresentanza proporzionale, dando ad ogni partito il modo di combattere per conto proprio con la speranza di partecipare util– mente alla distribuzione finale dei mandati, sposterà da cima a fondo la distribuzione che avviene oggi dei voti nel Collegio uninominale; è impos– sibile prevedere quanti dei voti, dati oggi alla massa dei nostri candidati in un gruppo, per esempio, di 20 Collegi uninominali, andrebbe domani, in una circoscrizione proporzionale con scheda di venti nomi, a favore di candidati di partiti di Destra o di Sinistra; e quanti voti nostri che si spar– pagliano oggi su affini di Destra e di Sinistra si raccoglierebbero su di noi. Tutto compreso, sempre in considerazione del fatto che noi oggi moltipli– chiamo i nostri candidati e le nostre affermazioni con una attività e con una energia che non è piu purtroppo quella dei tempi andati ma che è sempre superiore a quella delle altre organizzazioni politiche, possiamo prevedere che con l'altro sistema le perdite supererebbero i vantaggi. Il. Non bisogna fare i conti solamente per quelle regioni, come per esempio, il Piemonte, per cui abbiamo in questo momento delle forti mi– noranze in parecchi Collegi, le quali sono soffocate dalle maggioranze conservatrici; i guadagni, che faremmo in queste regioni, sarebbero almeno in parte annullati _da quelli che farebbero i partiti conservatori in quelle regioni, per esempio, l'Emilia, in cui in minoranza sono essi ed in maggio– ranza siamo noi. III. Se anche dopo avere fatte tutte queste correzioni e riduzioni ai calcoli con cui alcuni sostengono come utile a noi la rappresentanza pro- 429 BibliotecaGino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy NjIwNTM=