Gaetano Salvemini - Movimento socialista e questione meridionale

Movimento socialista e questione meridionale porzionale innestata sul suffragio attuale, si trova un guadagno nell'Italia settentrionale, non bisogna dimenticare: a) che la rappresentanza proporzionale, avrebbe effetti rovinosi nell'I– talia meridionale col diritto elettorale attuale. Nella rappresentanza propor– zionale, infatti, acquistano importanza predominante i partiti organizzati, che propongono le liste agli elettori. Nel Mezzogiorno la sola organizza– zione politica che si elevi al disopra delle camorre comunali, è· quella della prefettura. Il Governo diventerebbe piu padrone che non sia ora delle ele– zioni. Il prefetto combinerebbe la lista dei candidati ministeriali, che sa– rebbero gli attuali rappresentanti delle camorre locali confederate; ogni candidato farebbe votare nei comuni a lui fedeli la lista ufficiale, mobili– tando proprio come ora mazzieri e delegati per impedire agli elettori della lista avversaria di votare. E le lotte continuerebbero sempre fra camorre ufficiali e camorre combattute dal Governo, mentre i contadini continue– rebbero a star fuori della porta a guardare ed a pagare. La rappresentanza proporzionale sarebbe, col suffragio ristretto, nell'Italia meridionale uno scrutinio di lista mascherato. b) come è stato già osservato e sperimentato nel Belgio, i sistemi elet– torali a base di rappresentanza proporzionale sono quelli in cui piu diffi– cile è spostare le condizioni politiche generali mediante le elezioni. La qual cosa non è punto ingiusta, se il regime politico è il prodotto del concorso di tutte le classi sociali: sarebbe un vero disastro in Italia, dove si tratta non di consolidare, ma di combattere gli effetti antidemocratici e immorali del presente sistema amministrativo e politico. Quindi i vantaggi eventuali e del resto assai problematici, che avreb– bero immediatamente nel Nord le classi lavoratrici dall'innesto della rap– presentanza proporzionale sul suffragio privilegiato, non solo sarebbero annullati dal peggioramento contemporaneo delle condizioni dell'Italia me– ridionale, ma sarebbero scontati in avvenire da un irrigidimento del sistema politico e dalla maggiore difficoltà di produrvi spostamenti efficaci. La rappresentanza proporzionale è voluta oggi risolutamente in Fran– cia dal partito socialista. Ma è voluta dopo quarant'anni di suffragio univer– sale, dopo cioè che il suffragio universale ha dato tutto quel che poteva dare, ed è diventato un registratore insufficiente per le nuove tendenze della società. È da augurar che i proporzionalisti nostrani non mettano il carro avanti ai buoi e trattino la rappresentanza proporzionale, non come diversivo conservatore contro il suffragio universale, ma come equa corre– zione del suffragio universale. Riforme del diritto elettorale L'allargamento del suffragio. - Una riforma elettorale, che pur non instaurando immediatamente il suffragio universale, ci assicurasse che esso 430 BibliotecaGino Bianco

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