Gaetano Salvemini - Movimento socialista e questione meridionale

Movimento socialista e questione meridionale mente l'impressione di una scacchiera divisa in una grandissima quantità di scompartimenti, fra i quali molto rari sono i grandi e molto .nume– rosi i piccolissimi. Il frazionamento delle proprietà è straordinario; per– correndo il paese non si può non esser colpiti dalla gran quantità di mu– riccioli a secco, che fanno qui la funzione delle siepi, e che si succedono a ogni cento, cinquanta, anche venti passi. 3 La grande proprietà rurale è assolutamente sconosciuta; di famiglie ricche antiche non se ne conserva nessuna; i tiroli nobiliari sono sconosciuti; la fortuna delle famiglie p'iu ricche non ha origini anteriori a questo secolo e specialmente alle rivolu– zioni dell'epoca napoleonica; e molte, arricchitesi in quel periodo, hanno ceduto il posto ad altre fra il 1848 e il '60. La ricchezza però è molto relativa, come ho detto, e il proprietario piu ricco del paese possiederà, se pure, duecento vigne 4 e non riunite- tutte in un corpo unico, ma sparpa– gliate ai quattro punti cardinali del territorio. Di tutti questi appezzamenti di terra, però, pochi appartengono ai coltivatori. Un gran numero di famiglie cittadine sono proprietarie. I)i queste, pochissime - e sono le piu ricche di terre - coltivano diretta– mente i fondi, mandando in campagna uno o due, o tutti i loro maschi, per sorvegliare i lavoranti; tutte le alt~e, o dànno in affitto le loro terre a coltivatori, e queste sono la maggioranza; oppure le amministrano dirç_t– tamente per ciò che riguarda spese e incassi, incaricando della direzione tecnica un "massaio." Quelle, che hanno terra abbastanza da tener occu– pato un massaio per tutto l'anno, lo stipendiano a mese e stipendiano magari anche dei lavoranti; ma sono poche e le piu ricche. Le altre pa– gano il massaio a giornata; e non è raro il caso che un massaio serva parecchie · famiglie insieme. La mezzeria è sconosciuta; gli affitti sono quasi sempre a breve sca- denza. · · Tutta la popolazione dei contadini va dunque divisa in quattro cate~ gorie: braccianti, massai, proprietari, fittaiuoli. Braccianti. - Sono la parte piu numerosa e piu infelice. Lavorano a giornata. La mattina, prima che sorga il sole - sia estate, sia inverno - si levano, e, se sono stati assoldati fin dal giorno innanzi, se ne vanno al luogo del lavoro, che spesso è lontano una diecina di chilometri dalla città e ritornano la sera stanchi morti a dormire. Se il lavoro non è stato fissato, il bracciante va nella piazza dove sogliono raccogliersi tutti quelli che cercano lavoro, e aspetta che un massaio lo assoldi per la giornata. Quando piove non si lavora, Non è raro il caso che il bracciante si muova dal paese e faccia parecchi chilometri di strada prima di essere al podere 3 Il territorio del Comune è di 5679 ettari; nel 1880 c'erano 2640 proprietari; dunque meno di 2 ettari per testa, se si considera che una parte dei 5679 ettari - strade, area delle città, ecc. - deve essere sottratta dalla somma generale. 4 La vigna è di are 49, centiare 44. 12 BibliotecaGino Bianco

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