Gaetano Salvemini - Movimento socialista e questione meridionale

Un comune dell'Italia meridionale: Molfetta lavoro, che il Loria chiamerebbe un'associazione mista: il prodotto della. pesca si divide in ventiquattro parti, delle quali dodici vanno al padrone delle barche a compensare il consumo del materiale e i rischi - nume– rosissimi e terribili - che il materiale corre; delle altre parti ne tocca una per ciascuno ai marinari, compreso il padrone, e mezza parte ai mozzi. La conseguenza di questa organizzazione è che il mari11aro, quando torna da un viaggio, se disgrazie non s~no accadute, porta spesso seco un buon gruzzolo di "napoleoni" (marenghi); e, quando resta in paese, salvo i· giorni di cattivo tempo, qualche cosa guadagna sempre, e nei giorni buoni, che non sono rari, gli possono toccare di sua parte fìno a dieci e piu lire. Godendo dunque di una relativa agiatezza, vivendo i tre quarti della loro vita fuori del consorzio umano, ignoranti .peggio dei macigni, non c'è da ricavarne nulla per il nostro partito, e sarebbe da forsennato met– tersi a propagandarne uno. I piu non hanno mai imparato o hanno disim– parato lo scrivere; nessuno si occupa di essere elettore; se qualcuno si trova, senza saper come, iscritto nelle liste, non va a votare o ci va trasci– nato da qualche ·conoscente, da ebete, senza avere coscienza di quel che fa. Per una sola cosa sono pronti a fare una sommossa anche sanguinosa e a lasciarsi tagliare a pezzi: per impedire che venga abolita la festa della Madonna dei Màrtiri, loro protettrice. Fra il 1881 e 1'82 si cercò di organizzarli; e sorsero due Società di mu– tuo soccorso: I figli del mare e / lavoratori· del mare; ma, appena l'orga- · nizzatore cercò di trascinarli nella politica, i marinai risposero picche; e ora i figli e i lavoratori del mare - povero Victor Hugo! - nelle due associazioni si limitano strettamente al mutuo soccorso e alla raccolta di quattrini per la festa annuale della protettrice. Quella gente, contraria la potremo avere, se la aizzeranno contro di !}Oicol pungolo della superstizione i preti o altri; favorevole non l'avremo mai; salvo che non ci adattiamo a mostrarle lucciole per lanterne e a prometterle che quando verrà il socialismo la Madonna dei Màrtiri sarà festeggiata non una, ma tre volte all'anno. 2. Quelli che vivono dei campi Veniamo ai contadini. Contadini per modo di dire, perché nessuno di essi abita in campa– gna, ma tutti passano la notte e i giorni festivi in città. È questo un fatto della màssima importanza, che distingue nettamente la condizione dei contadini nostri dai contadini del resto d'Italia, e che, come vedremo, può fornire al nostro partito mezzi di agitazione altrove impossibili. Il territorio del comune, tutto in pianura, è completamente coltivato, ma molto ristretto, e se potesse guardarsi a volo d'uccello, farebbe certa- 11 BibliotecaGino Bianco

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