Gaetano Salvemini - Movimento socialista e questione meridionale

Sempre polemiche meridionali! grande e piccola coltura, si trovarono alle prese - chi ti dice che, in questi dibattiti doganali, ferroviari, tributari, il voto, non dico di tutta l'Estrema, non dico di tutto il Gruppo socialista, ma il voto tuo solo non possa deter– minare uno spostamento utile o dannoso nel presente equilibrio economico meridionale? Del resto, anche ammesso che la vostra opera non porti ad alcuna con– seguenza utile immediata, essa fornirà sempre un'indicazione di ciò che fareste pel Mezzodf, se aveste autorità di maggioranza: nelle condizioni presenti e speriamo transitorie - per questo ingoiamo il vostro ministeria– lismo! - della vita pubblica italiana, non è indispensabile, non è possibile - quando si voglia onestamente combattere - alla democrazia ottener vittoria; ma possibile, indispensabile è, combattendo, mostrarsi degni della vittoria: solo in questo modo le minoranze diventano maggioranze. Discutere la questione ferroviaria: ebbene, in molta parte il problema meridionale dipende dalle tariffe dei trasporti, anzi di cer,ti dati trasporti. Discutere i trattati di cop:imercio: ebbene, la questione meridionale è per i quattro quinti questione doganale. Se in queste discussioni e votazioni voi partirete dall'idea che il pro– blema meridionale è un problema storico, per cui nulla c'è da fare, tro– verete, per esempio, che la denuncia della clausola dei vini da parte del– l'Austria-Ungheria rovina bensf la viticoltura pugliese, ma è una rovina ... storica: il meglio che si possa fare è, quindi, sforzarsi di ottenere in com– penso, dalla nostra alleata, altre concessioni favorevoli ai prodotti indu– striali... del Nord. La Germania ci respinge l'uva da tavola, le mandorle, le arance, i limoni, i datteri, le ciliege, le altre frutta fresche, la verdura, i legumì, quasi tutti i prodotti meridionali? E anche questo è un fatto storico: meno male, del resto, che la seta greggia non è toccata e qualche nuova agevolazione alle industrie del Nord sarà facile ottenerla in grazia dei sacrifici... storici del Sud. Ora, che cosf la pensi l'onorevole Prinetti, fabbricante nordico di bi– ciclette, è naturale; che i latifondisti meridionali, produttori di grano, ven– dano un'altra volta agli industriali del Nord il sangue dei piccoli colti– vatori del Mezzodf in compenso del dazio sul grano, è naturale. Ma che cosf dobbiate pensarla anche voi, socialisti e democratici del Nord, questa dovete permettere che non l'ammettiamo come cosa naturale fino a quando non l'avremo vista proprio cogli occhi nostri. E se per disgrazia dovessimo arrivare a vederla, dovete riconoscere in noi, socialisti del Sud, il diritto di protestare contro di voi e di staccarci da voi. Non conchiuderemmo nulla - lo so - perché siam deboli, né salveremmo con questo i nostri paesi dalla rovina. Ma libereremmo ad ogni modo la nostra responsabilità personale dall'assassinio, che commettereste contro i paesi nostri, e non fa– remmo la parte degl'imbecilli lasciandoci schiacciare dal Moloch industriale del Nord, solo perché a tirare il carro ci sarebbero i trenta deputati so– cialisti. 279 BibliotecaGino Bianco

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