Gaetano Salvemini - Movimento socialista e questione meridionale

Movimento socialista e questione meridionale tamente democratico - sostituzione richiesta dagli interessi della città - diventerebbe molto piu difficile; il Governo centrale metterebbe al servizio del Municipio tutta la sua influenza, sarebbe capace di sciogliere con un pretesto il nuovo Consiglio conservatore, intralcerebbe in tutti i modi la opera conservatrice, ed ogni ora, tolta per opera del Governo centrale al ristabilimento dell'equilibrio economico, rappresenterebbe tanti milioni per– duti dalla popolazione milanese. E se i conservatori, rafforzati dal malcon– tento universale e irritati dalla partigianeria del Governo unitario, insor– gessero, ecco che i soldati dell'Italia una verrebbero a Milano a ristabilire l'ordine, cioè a difendere i democratici rovinatori del paese. Nel Comune autonomo la rivolta - dato che avvenga - servirà a soddisfare i bisogni del paese; nel Comune servo allontar:ierà maggiormente la soluzione bene– fica delle questioni locali. La funzione che l'ipotetico Governo unitario democratico eserciterebbe nella Milano conservatrice l'ha compiuta in questi cinquant'anni nell'Italia meridionale il Governo unitario conservatore. In questi quarant'anni il Governo non ha fatto mai, mai, mai, nulla per impedire che nel Mezzo– giorno i ricchi pelassero i poveri; ha invece sempre aiutato i ricchi ad oppri– mere i poveri, perché era questo l'unico modo per raccogliere nel Parla– mento unitario una maggioranza purchessia conservatrice. E quando i poveri han tentato di scuotere il giogo dei ricchi, il Governo centrale, ·che dovrebbe ·servirsi del suo diritto di tutela sui ·Comuni per difendere i de– boli, è sempre intervenuto per rafforzare i ricchi contro i poveri. Tutti conoscono il movimento dei Fasci nella Sicilia: una rivolta seguita da centinaia di morti non può non lasciar un solco profondo nella mente anche di ·un popolo smemorato come noi. Ma nessuno sa che, in molte città del Mezzogiorno, dal 1860 in poi, sono avvenuti parecchie volte dei tentativi legali per scuotere il giogo delle camorre amministrative; ma questi tentativi sono stati sempre oppressi dal Governo centrale, e nessuno se n'è mai avvisto. Chi bada allo scioglimento di un piccolo Consiglio co– munale? Eppure, molte volte ci son voluti tesori di energia nella popolazio– ne per sostituire quei consiglieri a quelli che c'eran prima e che erano odiati da tutti; e lo scioglimento arbitrario e partigiano ha dissipato in un momento quelle energie, ha scoraggiato i lottatori, li ha demoralizzati, ha fatto capire. alla popolazione che, tanto, è inutile marcirsi l'anima a volere il bene, sarà sempre cosi'.perché il Geverno vuole cosi'.. Un esempio tipico, di ciò che ha fatto il Governo unitario nell'Italia meridionale, ci è offerto dalle lotte amministrative napoletane nel periodo 1878-80. Ricordo in modo speciale l'esempio napoletano, prima perché Napoli ha fama di essere ormai cosi profondamente immorale da non esser piu capace di redimersi da sé; in secondo luogo perché dall'opera del Governo in un grande Comune ·si può supporre quale sia la sua azione nei Comuni piccoli, dove non è frenato dalla opinione pubblica di tutta Italia; e finalmente perché in Napoli in questi ultimi mesi si è manifestato un 182 BibliotecaGino Bianco

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