Gaetano Salvemini - Il ministro della mala vita e altri scritti sull'età giolittiana

Parlamento, governo ed elezioni meridionali nell'Italia giolittiana il dubbio che il suffragio universale possa riescire a dare un trionfo al partito clericale. È un errore enorme per chi conosce la sovrana indifferenza religiosa del nostro popolo e per chi vede la efficacissima opera anticlericale del partito socialista; quand'anche non fosse un errore, sarebbe sempre politica antidemocratica e giacobina il voler impedire a un partito potente l'esercizio della propria forza con l'aiuto di una antidemocratica legge elettorale; peggio che politica ingiusta, è politica idiota, perché il partito clericale, escluso dai trionfi elettorali, fa sentire lo stesso la sua potenza, governando col braccio dei liberali, specialmente massoni, godendo dei vantaggi della prevalenza effettiva ed evitandone tutte le responsabilità; ma è cosf; né noi possiamo sperare di distruggere in breve un pregiudizio altrettanto tenace quanto è stolto. Quali forze possiamo noi opporre a questa colossale coalizione d'interessi personali, d'interessi di classe, di pregiudizi? Evidentemente, forze insufficienti. Le quali però potrebbero diventare piu che sufficienti, a un patto solo: a patto ~he sapessimo circoscrivere meglio la nostra domanda. Questo ha ben compreso il Bonomi; ma, nel circoscrivere la portata dell'agitazione, ha segufto un metodo sbagliato. Il volere, com'egli fa, ridurre tutto il movimento alla semplice richiesta che si restituisca il voto a tutti quelli, che sappiano scrivere la propria firma, riconquistando quel milione di elettori che furono fraudolentemente livragati dal Crispi e dall'on. Sonnino, che ora è ritornato amico del suffragio universale, è un assurdo logico; perché, se insignificante è il dislivello intellettuale e morale fra un analfabeta e chi ha fatto la seconda elementare, piu insignificante ancora è fra un analfabeta e chi sappia solo scrivere la propria firma: mancherebbe quindi ogni serio argomento per sostenere la giustizia di questa soluzione 4 ; e non arrecherebbe nessuno spostamento nelle condizioni del Mezzodf, togliendo cosf la maggiore forza di propaganda al nostro moto. La limitazione, che noi proponiamo, è che, lasciando l'on. Mirabelli solo soletto ad almanaccare sul voto alle donne, che oggi in Italia non avrebbe il consenso neanche delle donne, e rinunziando anche al suffragio universale politico, ci contentassimo di chiedere il suffragio universale amministrativo. 1° vantaggio. La necessità del componimentino e del problemuccio per 4 Che i partiti conservatori, stretti alla fine dall'agitazione, scelgano questa soluzione barocca e disonesta per cedere il meno possibile, è un affare che riguarda loro. Ma ·non tocca a noi mettere il carro avanti ai buoi; come è pessima tattica quella del Turati di mettersi in ogni occasione ad astrologare coi suoi antipaticissimi e impoliticissimi parallelogrammi delle forze, prima ancora che cominci la battaglia, e quando non si deve pensare che a tirare piu che sia possibile nella direzione propria. Quando la capirai, caro Turati, che l'uomo politico dev'essere o meglio ancora deve mostrar di essere sopratutto uomo d'azione, unilaterale, e cieco, e ignaro dell'avvenire, e non filosofo sottile, calcolatore coram populo degli eventi futuri? La filosofia, caro Turati, ti sarà molto utile, a patto che tu te la tenga in corpo: quelli che ti seguono non sono filosofi, e tu non hai il diritto di rompere ad ogni passo l'ordine della marcia, disorientando tutti con le tue intempestive predizioni: prendi il fucile e fa il tuo dovere e taci. BibliotecaGinoBianco

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