Gaetano Salvemini - Il ministro della mala vita e altri scritti sull'età giolittiana

Il su'ffragio universale e le riforme Suffragio universale, anche agli analfabeti, dunque, non per la speranza che con esso si possa risolvere immediatamente tutto il problema meridionale, ma con la sicurezza che esso è avviamento alla spontanea soluzione di un elemento importantissimo (corruzione amministrativa) del problema meridionale. * Se non che, tutti questi non sono che semplici ragionamenti, i quali c1 dimostrano in astratto la utilità .che verrebbe all'Italia meridionale, e di rimbalzo a tutta la vita pubblica italiana, dal suffragio universale; non ci dicono quali forze susciterebbe a favore del suffragio universale quest'innesto, che noi proponiamo, della questione elettorale col problema meridionale. E la questione - ricordiamolo - è tutta qui. Ora, è un fatto che in questo momento, per effetto delle rivelazioni che sulla corruzione amministrativa del Mezzodi'. si susseguo~o da trent'anni, per i tumulti sanguinosi suscitati quasi sempre dalle questioni tributarie locali, sotto la penosa impressione dell'anarchia e della spaventosa immoralità amministrativa rivelata dal terremoto della Calabria,8 la convinzione, che un rimedio a tanti intollerabili e disonesti mali sia indispensabile e urgente, è penetrata nella coscienza di quasi tutti. L'agitazione pel suffragio universale, come unico possibile rimedio ai mali amministrativi del Mezzodi'., potrebbe perciò contare sulle simpatie di moltissimi, che non se ne occuperebbero affatto, se rimanessimo nel puro campo metafisico e dottrinario. Ma basterebbero queste simpatie a rendere vittoriosa la campagna? No, certamente no. Quasi tutti i deputati di tutti i partiti temono il suffragio universale, anzitutto perché chi sta bene non si muove, e chi è stato eletto con un metodo non ha piacere di provare un metodo nuovo. Bisogna quindi prevedere, nel calcolo delle forze avverse, gl'interessi personali di quasi tutti i deputati, ed è questo un dato importantissimo, forse il piu importante di tutti. Poi bisogna notare che non solo le classi dominanti del Mezzodi'. combatteranno disperatamente la generalizzazione del voto, perché ne sono direttamente minacciate, ma la combatteranno anche le classi dominanti del Nord, le quali non hanno nessuna voglia di sacrificare i loro interessi e i loro privilegi al desiderio filantropico di migliorare le condizioni del MezzodL Poi bisogna aggiungere alle forze avverse al suffragio universale quelle di buona parte della democrazia, non solo perché i deputati democratici ci tengono a conservarsi il collegio, non solo perché parecchi cosi'.detti democratici non sono che camorristi assoldati dalle oligarchie politiche dominanti, ma perché fra i democratici sinceri è forte 8 Il terremoto calabrese del1'8 settembre 1905. [N.d.C.J .BibliotecaGino Bianco

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