Gaetano Salvemini - Il ministro della mala vita e altri scritti sull'età giolittiana

La Sinistra rediviva tiche ed è stato per molti anni il bersaglio degli strali dei pochi repubblicani impenitenti, che ci chiamavano monarchici; le discussioni del nostro Ferri con tanti repubblicani non dovrebbero essere ignote all'onorevole Sacchi. Nella Camera il gruppo repubblicano è di recentissima nascita, e finché visse il Cavallotti non si arrischiò mai a far da sé; e anche oggi i repubblicani brontoloni trovano che non sempre i repubblicani del Parlamento operano conformemente alle finalità del loro partito. L'Estrema Sinistra radicale non poteva dar prove maggiori di adesione alle istituzioni di quelle che ha date finora: ha sostenuto dal 1876 a oggi tutti i ministeri finché non è stata presa a calci; ha appoggiato il Giolitti anche nella sporca faccenda della Banca Romana; piu monarchica di cos1 non avrebbe potuto essere, salvo che l'on. Sacchi non creda dovere della democrazia votare gli stati di assedio e inchinarsi davanti a S. E. Francesco Crispi. Se una colpa la democrazia ha, è appunto quella di essersi troppo spesso dimenticata del popolo per sperdersi nelle schermaglie parlamentari, sempre per dar prova di accettare la legittimità delle 'istituzioni ecc., ecc. E di questo rimorso una parte tocca anche a noi, socialisti, che dopo Abba Garima invece di domandare per mezzo del nostro gruppo parlamentare l'immediato ritiro dall'Africa e la diminuzione dell'esercito - come il popolo ad alta voce voleva - ci contentammo della caduta di Crispi e ci mettemmo a giocar di scherma col Di Rudin1, che poi ci prese a fucilate nel maggio del '98. La storia italiana di questi ultimi trent'anni dimostra anche ai ciechi, che mentre da una parte la democrazia si faceva piccina e proclamava la santità delle istituzioni plebiscitarie (?), dall'altra il paradiso del potere si allontanava sempre piu da lei; e questo - l'on. Sacchi dovrebbe insegnarcelo - non perché la democrazia fosse poco monarchica, ma perché era semplicemente ... democratica. Come mai queste verità l'on. Sacchi non le conosca, a noi riesce difficile spiegare. La sola spiegazione che noi riesciamo a dare, non disonorevole per l'onorevole Sacchi - della cui buona fede nulla varrà mai a farci dubitare - è che l'on. Sacchi, non vedendo il famoso dissidio fra il popolo e... quegli altri, è obbligato ad attribuire al popolo e alla democrazia la causa dei mali prodotti da ... quegli altri. Se la va di questo passo, presto sentiremo l'on. Sacchi, nel discorso di Scaricalasino, affermare che della guerra d'Africa, della impresa cinese, della triplice alleanza, delle spese militari, dei salvataggi bancari, della oppressione poliziesca e tributaria, la causa è il popolo; e il decreto del 22 giugno l'ha voluto... la democrazia. [Dall' "Avanti!," 24 ottobre 1899, firmato con tre stelle.] BibliotecaGinoBianco

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