Gaetano Salvemini - Il ministro della mala vita e altri scritti sull'età giolittiana

Il ministro della mala vita produca effetti larghi e immediati. Speriamo solo che coloro, i quali leggeranno queste pagine di vergogna, se sono settentrionali e sinceramente desiderosi del bene del loro paese, siano condotti da esse a domandarsi: "È possibile che l'Italia cammini· sulla via del progresso, finché da Roma in giu sia corrosa da questa spaventevole cancrena morale? Delle infamie, che nel Mezzodf ha commesse e ritornerà ben presto a commettere l'on. Giolitti, non siamo responsabili assieme all'on. Giolitti tutti noi settentrionali, che assistiamo inerti a tanto scempio di giustizia e di moralità? Dei delitti, che si commettono laggiu, non siamo noi, con la nostra indifferenza soddisfatta di 'razze superiori ' immuni dal male, i complici necessari? Delle violenze, che gli agenti governativi commetteranno nelle future elezioni generali giolittiane, non avranno gran parte di colpa quei cittadini per esempio di Milano, che senza un cenno solo di protesta hanno visto il loro rappresentante politico, on. Cornaggia, votare la convalidazione della elezione di Gioia del Colle, nonostante che la irregolarità ne fosse cosf pienamente manifesta e documentata? ,, Fra i meridionali, poi, che leggeranno questi documenti dolorosi della ignominia della loro terra natale, io non dispero che essi servano a far nascere qua e là nei migliori un senso di vergogna irritata e intollerabile, la quale li ecciti a qualche atto di resistenza armata contro le operazi<;>ni elettorali della mala vita e quelle della questura, a qualche cosa insomma che riveli all'Italia che nel Mezzogiorno non mancano uomini capaci di difendere da sé i loro diritti e la loro dignità, che gl'italiani del Mezzogiorno non sono tutti, proprio tutti, incapaci di rintuzzare la prepotenza e inguaribilmente vigliacchi. . . J4J BibliotecaGino Bianco

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