Gaetano Salvemini - Il ministro della mala vita e altri scritti sull'età giolittiana

Parlamento, governo ed elezioni meridionali nell'Italia giolittiana giorno piu vicino (10 gennaio) le elezioni di Napoli e di Trapani; e se la sospensione avvenne per l'agitazione degli animi in quei terribili momenti, essa non poteva essere minore a Trapani ed a Napoli che a Licata! - L'interruzione delle linee <li comunicazione fra il continente e l'isola? - Ma questo non è che un volgarissimo pretesto, perché le linee di mare non furono mai interrotte per Palermo, e la comunicazione naturale fra Napoli e Licata è quella appunto per la via di Palermo. - Lo stato d'assedio? .:_ Ma quali rapporti può avere mai lo stato d'assedio di Messina con l'elezione di Licata, la quale (se la geografia non è una opinione) si trova sulla costa opposta? Del resto se queste ragioni fossero state, se non legittime, almeno sincere, sarebbe bastato rinviare l'elezione di otto o quindici giorni al massimo, giacché in quindici giorni anche la linea di terra sarebbe stata certamente riattivata (e infatti lo fu), ed anche chi si fosse trovato al polo opposto avrebbe avuto tutto il tempo di andare a Licata a votare. Ma coteste sono, evidentemente, delle storielle. La verità è che alle difficoltà inaspettate, che si andavano incontrando nell'opera di cultura forzata, e all'impossibilità di uoa efficace direzione sia da parte del ministro dell'Interno, sia da parte del prefetto di Girgenti, si aggiunse la morte improvvisa del sindaco di Palma Montechiaro; e fu, quindi, necessario pigliar tempo per mantenere salda la maggioranza di quella sezione, in cui appunto qualche screzio fra i capi era stato avvertito. All'ultima ora, una specie di comunicato ufficioso ha tentato uQa difesa della evidente violazione di legge, annunziando che la elezione è stata sospesa in seguito a domanda di elettori di entrambi i partiti. Ma la legge è forse un contratto risolubile a volontà delle parti contraenti? Sono questi i precetti di nuovissimo diritto costituzionale, che l'on. Angelo Majorana insegna ai suoi scolari dell'Università di Catania? 5. Il delegato Cornetta Quando, come Dio volle, il tempo di fare le elezioni ... sul serio arrivò, il lavoro per far cadere il candidato La Lumia, non gradito al Governo, . . ' commc10. L'on. Colajanni ha già presentato in Turiddazzu il giolittiano tipico, fratello· siamese del Rocco cl' Aprile e del Pasquale Pavone di Gioia del Colle. La magistratura ci fa conoscere i doppioni licatesi del cav. Prina e del nobile Capialbi. Infatti il tribunale di Girgenti, con sentenza del 21 agosto 1909, ha condannato a tre mesi di detenzione il delegato di pubblica sicurezza Nunziante Cornetta, distaccato in servizio elettorale da Siculiana a Licata, per avere, giusto appunto come il cav. Prina di Gioia del Colle, "nella sua qualità di pubblico ufficiale, con abuso delle sue funzioni e senza le cauzioni prescritte dalla legge, privato Turco Rosario della libertà personale, trattenendolo nel carcere di Licata dal 2 all'rr marzo." Ecco come andò l'affare, secondo la sentenza del Tribunale di Licata: La sera del 2 marzo 1909, in Licata, il delegato Cornetta si introdusse nella bettola di Filosa Angelo; e quivi avendo notato che un individuo seduto solo ad un tavolo mangiava, si avvicinò allo stesso, domandando le generalità. Lo sconosciuto rispose chiamarsi Turco Rosario da Camµobello, che veniva da Terranova, che si trovava a Licata II2 BibliotecaGino Bianco

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