Gaetano Salvemini - Il ministro della mala vita e altri scritti sull'età giolittiana

Parlamento, governo ed elezioni meridionali nell'Italia giolittiana il Consiglio comunale per sbarazzarsi del controllo qella minoranza: e il prefetto l'aveva lasciato fare. Finisce la gestione del 1908, comincia quella del 1909, il Consiglio non è riunito, il bilancio non è compilato: e il prefetto lascia fare. Il comm. D'Angelo è accusato di avere intascato le somme versate dai componenti il corpo musicale cittadino e destinate alla Banca Cooperativa per rimborsare lire 7000 da questa anticipate per l'acquisto di strumenti ed abiti; è accusato di avere intascato durante il 1906 il sussidio annuo di L. 1200 stanziato per la suddetta banda, che viceversa si era sciolta nel settembre 1906; è accusato di avere intascato un altro sussidio analogo di L. 1200 per il 1907, emettendo il 27 aprile 1907 un mandato, in forza di una deliberazione di giunta in data 8 luglio, alla quale deliberazione gli assessori non ricordano di ~ver mai partecipato; nel marzo 1908 ha emesso un altro mandato irregolare a suo favore per un altro sussidio ... musicale di L. 1200, e la irregolarità era cosf evidente che il Tesoriere comunale si rifiutò di pagare, e la minoranza consiliare cerca di veder chiaro nella faccenda; ma il sindaco le rifiuta la visione degli atti; e il prefetto lo lascia fare. Ora questa perla di sindaco, avendo perduto la protezione del deputato uscito di carica, FiH-Astolfone - campione perfetto di quella magistratura politicante, che è il disonore dell'amministrazione giudiziaria italiana - come volete che non si desse un gran da fare a scovare all' on. FiH, passato a miglior vita, un successore non meno utile agli amici e altrettanto amico dell'on. Giolitti? E dove trovare un successore piu adatto che uno fra gli infiniti Maiorana? 3. Il sindaco di Licata Un altro "indigeno," che ha i suoi buoni motivi per desiderare ardentemente che il suo collegio sia rappresentato alla Camera da un deputato perfettamente giolittiano, è il comm. Germain, sindaco di· Licata. Nel luglio 1904 le elezioni amministrative gli riuscirono contrarie: e lui non si dimise, e il prefetto lasciò fare. Nel luglio 1906, le altre elezioni amministrative gli riescirono contrarie: e lui non solo non si dimise, ma annullò le elezioni degli avversari. Proprio cosf: i consiglieri, che erano in ufficio, annullarono i voti della maggioranza e proclamarono eletta la minoranza: e il prefetto lasciò fare. Nelle altre elezioni del 26 luglio 1908 di nuovo la enorme maggioranza dei votanti fu per l'opposizione: ma la vecchia maggioranza germanista del 1903 e 1906 di nuovo annullò le elezioni; e il prefetto di nuovo tenne il sacco. Or come volete che il comm. Germain non fosse desideroso che il suo collegio fosse rappresentato alla Camera da un deputato giolittiano autentico e suo amico sincero, a somiglianza dell'ex on. FiH-Astolfone, degno magistrato? Non basta. Contro la usurpazione compiuta nel 1906 dalla mmoranza 110 BibliotecaGjnoBianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==