Gaetano Salvemini - Preludio alla Seconda guerra mondiale

Da Ramsay MacDonald a sir Austen Chamher/ain il Partito laburista britannico. Una politica di collaborazione tra il nuovo primo ministro francese Herriot e Mussolini era impossibile. Il Governo britannico approfittò della situazione per prendere il posto di Poincaré nel cuore di Mussolini. Come sappiamo (v. sopra, p. 43), la cessione dell'Oltregiuba all'Italia era stata annunziata nel maggio 1923. MacDonald, che in fondo era un buon conservatore, non ebbe che da ri– prendere le trattative dove erano state interrotte per l'incidente di Corfu. Il Governo britannico era sicuro di vincere la partita eseguendo l'accordo Mil– ner, mentre il Cartello francese delle Sinistre non offriva a Mussolini che caricature nei giornali umoristici. Cosf, subito dopo la vittoria del Cartel des Gauches (LT. 24-V-1924), fu raggiunto l'accordo definitivo che fu firmato il 15 luglio. Mussolini con– senti ad abbandonare una parte dell'Oltregiuba (il cosiddetto Triangolo di Dorian) che era stata promessa nel Piano Milner. Dal canto suo, il Ministero degli esteri britannico consegnò subito il resto del paese, e si disinteressò completamente di quel Dodecanneso, che gli era stato cosf a cuore fino a poco tempo prima. Enrico IV pagò Parigi con una messa; MacDonald pagò il Triangolo di Dorian con il Dodecanneso; e Mussolini pagò l'Oltregiuba e il Dodecanneso con il Triangolo di Dorian. L'Oltregiuba, mutilato del Triangolo di Dorian, era diventato un osso con poca carne, ma nell'insieme faceva migliore figura che la Somalia già italiana. Gli inglesi, nelle trattative con gli italiani, lo definivano per. celia "il gioiello della corona inglese," "una vasta ed enormemente ricca por– zione dell'Impero britannico" e, sempre .per celia, si davano l'aria di fare un dolorosissimo sacrificio cedendolo. Ma Guariglia dice sul serio che il paese "avrebbe potuto avere, i·n un lontano avvenire e col progresso della tecnica un certo valore." Gli italiani sono stati sempre il solo popolo che si dedicasse alla collezione dei deserti in vista dei progressi della tecnica in un lontano avvenire, invece di lavorare al miglioramento del proprio paese coll'aiuto della tecnica attuale e senza aspettare nessun lontano avvenire. Com'è naturale, gli osanna per questo trionfo mussoliniano salirono al cielo nella stampa addomesticata. La Idea Nazionale (25-V-1924) trovò ·1e seguenti parole per commentare l'avvenimento: Mussolini, arrestando netto, in una Europa ostile, che nessun servilismo socialde– mocratico era riuscito a conciliarci, la politica delle rinunce; ristabilendo le posizioni abbandonate dovunque fosse possibile, ha risoluto i problemi residui della guerra e get– tato le basi di una nuova politica di autonomia e di iniziativa i~aliana. Cosi è -venuta l'annessione di Fiume, il patto di amicizia con la Jugoslavia, l'invertito rapporto con la Piccola Intesa. Cosi oggi si risolve la questione del Giuba... Ecco quello che ottiene la politica fascista di Mussolini. A questo punto, nel giugno 1924, scoppiò lo scandalo Matteotti, e per · sei mesi il Duce dové concentrare tutti i suoi sforzi per salvarsi dal nau– fragio. I soli che osassero dimostrargli am1c1z1aerano i diplomatici mosco- 63 Bibloteca Gino Bianco

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