Gaetano Salvemini - Preludio alla Seconda guerra mondiale

Preludio alla seconda guerra mondiale avere autorizzato Contarini a condurre in porto quella pratica, il Duce prese "nello stesso tempo, per proprio conto, delle vie tutte diverse, all'in– saputa e dietro le spalle dello stesso Contarini" - "tipico metodo del doppio gioco" (Ricordi, p: 14). Guariglia non descrive quelle vie diverse, ma non è arbitrario ritenere che il Duce aiutasse sotto mano il movimento sepa– ratista croato. Nei giorni, in cui rifioriva l'idillio italo-jugoslavo, il Partito conserva– tore perdette le elezioni in Inghilterra, e Ramsay MacDonald costitu1 il primo Gabinetto laburista (22 gennaio 1924). Questo evento parve aver dissipato ogni prospettiva d'intesa anglo-italiana, perché il Partito laburista era sempre stato molto ostile a Mussolini, nei suoi seguaci, nella sua stampa e nella direzione. Un curioso segno dell'irritazione, che il Gabinetto labu– rista suscitò in Mussolini, risultò evidente quando MacDonald, il 1 ° feb– braio, riconobbe de jure il Governo sovietico. Mussolini fu colto improvvi– samente dall'urgente bisogno di fare altrettanto. E poiché era arrivato se– condo nel riconoscimento, si rifece dando istruzioni al suo ambasciatore di giungere a Mosca prima dell'ambasciatore inglese. Per quanto Mussolini pretendesse di avere salvato l'Italia, anzi il mondo intero, dal bolscevismo, c'era sempre un'" affinità elettiva" tra i si– stei:ni dittatoriali di Mosca e di Roma. _Entrambi erano regimi a partito unico, e la maggior parte delle istituzioni politiche del regime fascista italiano venivano allora ricalcate su quelle della Russia sovietica, cosf come la maggior parte delle istituzioni della Germania nazista dal 1932 in poi, e la maggior parte delle istituzioni della Francia di Pétain nel 1940-41, furono copiate dall'Italia fascista. Hitler e Pétain avrebbero dovuto pagare forti diritti di autore a Mussolini, il quale, a sua volta, doveva altrettanto a Stalin. Inoltre, nel 1924, Mussolini sperava di ritrarre vantaggi commerciali da un riavvicinamento italo-russo. Nella sua stampa si faceva un gran discorrere sulla opportunità di emancipare l'Italia dall'America per quanto riguardava il grano, e dall'Inghilterra -per quanto riguardava il carbone. Questi sogni non si realizzarono mai. Nondimeno, il pensiero di relazioni amichevoli con Mosca faceva capolino di quando in quando nella. stampa fascista, salvo a cedere il posto ad un'altra idea, agli antipodi, quella, cioè, che l'It~lia doveva diventare il centro di una coalizione europea contro Mo~ sca. Quando i rapporti con l'occidente erano tesi, Mussolini faceva l'occhio~ lino a Mosca. Quando il cielo si rischiarava ad occidente, il Duce dirigeva i fulmini contro l'oriente. C'è un detto inglese, secondo il quale quanto piu ci si allontana dall'In– ghilterra tanto piu ci si avvicina alla Francia, e viceversa. La vittoria la– burista in Inghilterra parve fornire a Poincaré l'occasione da molto tem~ attesa di mettersi in tasca l'Italia. Ma Poincaré fu inaspettatamente sconfitto nelle elezioni francesi del maggio 1924. Il Cartello delle Sinistre andò al potere. I partiti di sinistra in Francia erano anche piu ostili a Mussolini che 62 BibioL~l,;aGino Bianco

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