Gaetano Salvemini - Preludio alla Seconda guerra mondiale

Preludio alla seconda guerra mondiale seconda guerra mondiale. Ma anche in questo caso l'Italia non avrebbe avuto niente da perdere, anzi il suo disastro non sarebbe stato reso piu grave dall'universale ostilità e da quanto era molto peggiore dell'ostilità: il disprezzo, prodotto a danno dell'Italia da venti anni di provocazione e di spacconate. Cosf egli raggiunse l'ultima e piu micidiale fase della Real– politik: associò all'assenza di scrupoli la mancanza di senso comune. I frutti dell'albero maturarono nel 1940-43. Guariglia ci fa sapere che la vittoria riportata contro la Società delle Nazioni nel "colpo di testa di Corfu" convinse Mussolini eh~ quella "fosse itata la piu bella pagina della sua attività di politica estera in quei primi anni del suo governo." Il Duce non capf mai che il suo "reale merito" era stato quello, "una volta rotti i vetri, di farli riaccomodare dalla pazienza e dalla abilità diplomatica dei suoi collaboratori, tanto a Ginevra che a Parigi" (Ricordi, p. 31). Ecco un'altra caratteristica permanente dell'uomo: una vanità sconfinata, che gli vietava di distinguere nei suoi successi - quando ne otteneva qualcuno - gli spropositi clamorosi commessi da lui, e la riparazione silenziosa, a cui erano costretti a dedicarsi i tecnici della diplomazia da lui dipendenti. 51 Bibloteca Gino Bianco

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