Gaetano Salvemini - Preludio alla Seconda guerra mondiale

Addenda in istato di asspluta inferiorità alla Lega delle Nazioni o di scatenare una guerra prema– tura. Su queste constatazioni si è sospesa la seduta." 9 febbraio 1933: "Alle 10 conferenza con Suvic eppoi Cortese a proposito della Croazia. Dico il mio parere molto chiaramente che del resto è quello di Suvic. Poi parlo· con Suvic sull'opportunità di negoziati con la Jugoslavia sulla base della creazione della Croazia in Stato tampone. Discutiamo a lungo. Suvic trova l'idea eccellente, ma è in dubbio sulla tempestività del momento." 16 febbraio 1933: "Il generale Bodteri, già ministro a Belgrado ... Gli rispondo che è facile arrangiarci a un accordo con Belgrado, ma occorre essere tempestivi per tenere conto del processo di dissolvimento della unità jugoslava." 24 gennaio 1934: Paul Boncour mi ha detto "che noi esageravamo nel credere che [la Jugoslavia] fosse uno Stato in completo sfacelo." 27 gennaio 1934: "Abbiamo discusso la questione croata, decidendo di liberarcene completamente. Infine a lungo è venuta la questione jugoslava, e la discussione è stata fra me e Buti alquanto acida. 'Però tutti convinti che la migliore cosa sia di venire ad un accordo. Ma sulla tattica nel farlo sono sorte delle divergenze." 3 febbraio 1934: "Gli [a Mussolini] ho esposto le mie idee sull'Austria, e gli ho detto che per risolvere tutto non c'era che l'accordo con la Jugoslavia. Mi ha detto che era dello stesso avviso, ma che però bisognava non dare la sensazione alla Jugoslavia di volere accordarsi perché ne avevamo bisogno." 2. Sul cosiddetto incidente di Hit-temberg (pp. 254 del presente volume) 8 gennaio 1933: La smentita progettata dal Governo di Vienna "è stupida": il Governo di Vienna domanda che il Governo italiano smentisca anch'esso; Aloisi ne parla col ministro della Guerra, e questi gli dice che "nel giorno si era intrattenuf , dell'affare con Mussolini, ,il quale gli aveva detto che non dovevano smentire nulla ; 11 la spedizione figura a nome di un privato, il signor Cortese." 9 gennaio 1933: "L'affare della divulgazione del trasporto d'armi in Austria con– tinua a preoccupare ... Oggi è apparsa la smentita austriaca. Noi non faremo smentite. Vedremo quale sarà la reazione in Europa.-" 20 gennaio 1933: "Nel caso venisse sollevata [a Ginevra] la questione delle armi trovate in Austria, tirerei fuori tutte le altre forniture di armi, che sono venute [dove?) in ,' questi tempi dalla Cecoslovacchia e da altri posti... " "Il Ministro di Austria Egger ... viene • a dirmi che il suo Governo è molto impressionato dalle ultime notizie relative alle inten- zioni della Francia e della Cecoslovacchia sulla scoperta delle armi in Austria, e che sic- come questa aspetta dalle altre potenze il prestito, il Cancelliere Dollfuss domanda all'I- talia, che ha assunto la direzione internazionale di- quest'affare, di liquidarlo al piu presto, e a tal uopo proporrebbe che noi facessimo rientrare in Italia quelle armi che non debbono essere riparate a Hirtemberg. Gli ho risposto che ritirare ora le armi sarebbe la confessione di un errore, e che in ogni modo avrei riferito al Capo, al quale ho poi mandato un aide-memoire." 22 gennaio 1933 [da Ginevra]: "Ho chiamato gli esperti militari per esaminare l'affare delle armi in Austria, ed ho dato istruzioni di richiedere telegraficamente a Roma dettagli su probabili rifornimenti precedenti fatti dalla Cecoslovacchia e Francia alla Jugoslavia." 23 gennaio 1933: "Ho parlato [al delegato francese Massigli] dell'inopportunità di portare al Consiglio la questione delle armi in Austria, come il /our1Jaldes Nahues ne attribuiva l'intenzione alla Piccola Intesa capitanata dalla Fraqcia. Ho fatto osservare a Massigli che oggi Jouvenel, il nuovo ambasciatore di Francia a Roma, sarebbe stato ricevuto da Mussolini per iniziare una missione di accordi, e che mi sembrava del tutto in.opportuno che nel mentre Paul Boncour jnviava questo suo messo di pace a Roma, proteggesse qui un passo, che poteva evitarsi benissimo per la via diplomatica ordinaria; Massigli è sembrato convinto di quanto gli dicevo..." "Viene da me Massigli a parlarmi 805 BiblotecaGino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy NjIwNTM=