Gaetano Salvemini - Preludio alla Seconda guerra mondiale

Addenda . per dirmi di aver fatto opera di persuasione con Benès affinché per ora non si prenda decisione alcuna." 26 gennaio 1933: "Gli parlo [a Drummond, segretario generale della Società delle Nazioni] anche della questione delle armi di Ungheria; mi dice che i giuristi inglesi credono vi sia una violazione del trattato ... Per l'affare delle armi in Austria, pare che domani inglesi e francesi faranno un passo informativo nelle varie capitali interessate; che se non darà [chi?] soddisfazione, [Benès] provocherà il passo decisivo presso il Consiglio della Società delle Nazioni." 30 gennaio 1933: "Il ministro d'Austria mi cercava dappertutto ... Ieri il suo Go– verno aveva ricevuto la visita dei ministri di Francia e d'Inghilterra, i quali avevano con– segnato una specie di ultimatum per la questione delle armi di Hirtemberg. Le condizioni poste nell'ultimatum sono piuttosto antipatiche, e rammentano certi ultimatum di poco felice memoria. Di fronte a questo passo il Governo di Vienna chiede naturalmente di rispedire subito le armi in Italia, tanto piu che tutto questo mette per il Governo au– striaco in pericolo il prestito di 300.000 sterline contratto con la Francia, con l'Inghilterra e con noi ... Suvic anche lui crede che l'Austria ... non può fare altrimenti che restituire le armi. Abbiamo riservato una decisione a domattina." 13 febbraio 1933: "L'affare delle armi di Hirtemberg, o meglio il passo od ulti– matum franco-inglese a Vienna è stato esaminato da Mussolini; ha fatto un lungo tele– gramma a Grandi per pregarlo di esprimere al Governo inglese la sua sorpresa e fare pressioni. Poi è entrato nell'ordine di far ritornare in Italia qualche migliaia di queste (?). Intanto di qui a due giorni verrà il Principe di Stahremberg per prendere gli ordini circa lo sviluppo degli avvenimenti politici in Austria (che è stato influenzato dall'avvento di Hitler). Con lui potrò meglio esaminare il seguito che conviene dare a questa questione delle armi." 17 febbraio 1933: "Il Capo del Governo ha dato ordine di passare alla contro offensiva nell'affare delle armi di Hirtemberg. Perciò si è chiamato Gayda del Giornale d'Italia, che stasera farà apparire il testo dell'ultima nota franco-inglese fatta a Vienna qualche giorno fa, facendo seguire da opportuni commenti [vedi pp. 254, 255 del presente volume]. Tale rivelazione è destinata a sollevare il piu grande scalpore internazionale, ed io non so se in questa forma non solleverà giustificate critiche per la dimensione del fatto. In ogni modo, alea iacta est." 23 febbraio 1933: "L'affare delle armi di Hirtemberg, dopo il contatto Grandi– Simon a Londra, pare regolato; senonché oggi, come primo atto di attività del Segre– tariato Permanente della Piccola Intesa a Ginevra, questa ha fatto un comunicato, dicendo che malgrado il colpo di Londra, esso aspetta di vedere se deve considerare l'affare come liquidato." 24 febbraio 1934: "Quanto all'affare di Hirtemberg [Paul Boncour] mi ha ripetuto che il suo Governo non ha alcun desiderio ostile all'Italia, ma che tiene assolutamente che sieno rispettati i trattati di pace." 806 BiblotecaGino Bianco

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