Gaetano Salvemini - Preludio alla Seconda guerra mondiale

La giovane Signora di Riga nerale Volpini, si scopd il capo e si inchinò in completo ossequio verso il morto ... Gli altri sepolcri erano sormontati da croci di legno. Le carte per l'individuazione di ognu– no erano piegate in una bottiglia da champagne vuota mezzo infissa nel terreno vicino alla croce." Cosi noi sappiamo che il nobile Duca aveva avuto la previdenza, quando si ritirò da Addis Abeba ad Amba Alagi, di rifornirsi con una sufficiente provvista di champagne. Naturalmente lo champagne era per lui, e, quando le bottiglie erano vuote delicatamen– te racchiudevano le carte per l'identificazione di quei soldati che erano stati doverosa– mente uccisi e sepolti. La storia ci dirà se il nobile Duca si arrese perché le sue muni– zioni erano terminate, o perché le bottiglie di champagne, che egli considerava cosi necessarie per le carte di identificazione, erano terminate. Se tutti i condiscepoli di Eton del Duca hanno cercato di diventare generali, ammiragli, ambasciatori, Iddio aiuti l'In- ghilterra! Nessuna tragedia è mai perfetta se l'autore non vi inserisce un episodio comico nel momento in cui il patetico ha raggiunto il colmo. Mussolini non poteva venir meno a questa regola. Lo stesso giorno in cui il Viceré d'Etiopia si arrendeva agli inglesi e quando crollava l'impero etiopico, Mussolini inventò in Europa un nuovo regno, il re– gno di Croazia, e mise sul trono di questo regno un altro principe della Casa réale, Ai– mone, uno dei fratelli piu giovani del Viceré che si era arreso agli inglesi. Vi è un fatto storico che beatamente ignoravamo prima che Aimone prendesse lo scettro, e cioè che il Regno di Croazia è dotato di una antica corona nota come "la co– rona di Zvonimir" da un re Zvonimir che sali al trono nel 1076 e che venne ucciso nel 1089 dai suoi fedeli sudditi che lo sospettavano di averli venduti a Roma. Quando il re Aimone I di Croazia spuntò dalla notte al giorno come un fungo, la nostra cono– scenza storica è stata ulteriormente arricchita dalla notizia che egli vide la luce nel 1900 ed è un veterano della guerra italo~turca. Poiché questa guerra ebbe luogo nel 1911-1912, noi siamo in dovere di riconoscere che nella stessa età in cui la maggior parte dei ra– gazzi si accontentano di soldatini di piombo Aimone I fu eroicamente alle prese con le carni e il sangue turchi. Questa razione sorprendente di pappa ufficiale venne amman– nita alla United Press dal ministro fascista della Propaganda e dolcemente somministrata a noi. La stessa agenzia riferf che Aimone I era parimenti un veterano della prima guer– ra mondiale del 1914-18. Nel corso di quella guerra, cioè prima che avesse diciannove anni, era pilota d'aeroplani e fu abbattuto in Adriatico, ma fu salvato per diventare re di Croazia. È superfluo aggiungere che Aimone I fu nel folto della guerra con l'Etiopia nel 1935-36 come comandante di otto navi da guerra nel Mar Rosso. Se ci soffermiamo a ricordare la formidabile forza navale ed aerea degli etiopici, possiamo immaginare subito il valore che sfoggiò il futuro re di Croazia nel mantenere il dominio di quel vasto oceano. Ma Aimone è un eroe modesto e la United Press non si diffonde sulle sue imprese. Nel corso della guerra attuale sembra che egli abbia messo da parte le sue armi perché la United Press non ricorda le sue gesta in Grecia, in Libia o in Etiopia, in aria, in terra o in mare. · Aimone si è sposato nel 1939 e vi sono molti dettagli di palpitante interesse uma– no nella storia del suo sposalizio. Alla cerimonia intervennero due re spodestati; il re Ferdinando di Bulgaria e Alfonso di Spagna. La nuova regina è figlia dello spodestato re Costantino di Grecia, mentre sua sorella è la moglie di un altro re spodestato, Carlo di Romania, La regina d'Italia Elena, altresf, è figlia di uno spodestato re del Monte– negro, inoltre è imparentata con l'ultimo Zar, Nicola Il, che fu levato di mezzo per es– sere stato piuttosto sfortunato coi suoi sudditi. Infine l'attuale beneficiario del trono del re Zvonimir e il nipote di uno cui nel 1871 capitò essere re di Spagna e miracolosamen– te sfuggi all'assassinio, e dopo poco piu di un anno di regno ritenne piu saggio ritor– nare in Italia, dove l'aria sembrava piu confacente alla sua salute. Sarei curioso di sapere, che cosa Mussolini, che in gioventu aveva sostenuto la dot– trina del regicidio, aveva in mente quando il Duca di Spoleto venne proclamato re di Croazia. E che cosa su Ante Pavelic, i! Poglavnik o Duce del nuovo regno, clie ideò 793 BiblotecaGino Bianco

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