Gaetano Salvemini - Preludio alla Seconda guerra mondiale

Appendici la voce del padrone - sostenessero che l'aggressore era stata la Grecia dal momento che l'Italia non era pronta per la guerra, mentre lo era la Grecia. Gli italiani che sono an– cora disposti a scherzare si domandano: "che differenza vi è fra la nostra guerra del 1915-18 e l'attuale?" Ecco la risposta: "Nella guerra del 1915-18, prima ci preparam– mo, poi combattemmo e quindi facemmo l'armistizio. Nella guerra attuale, prima fa– cemmo l'armistizio, poi combattemmo e ora ci stiamo preparando." Ma le vittime della pazza e orribile avventura greca non erano preparate a scherzare. "Un medico militare mi narrò di un giovane contadino al quale erano state am– putate mani e piedi in seguito a congelamento, perché l'esercito che invase la Grecia non era stato provvisto di equipaggiamento invernale. Questo giovane sollevò il monche– rino mutilato del suo braccio destro e gridò: 'Andremo ad uccidere Mussolini, l'assas– sino.' Io stesso ho udito lo stesso fatto da uno studente universitario ferito, il quale mi disse che non vi erano bende negli ospedali da campo in Libia. Una donna italiana mi disse che un altro ferito si sollevò sul letto dell'ospedale per sputare in faccia alla Contessa Ciano che faceva l'infermil'.:ra." 3 3 WHITAKER, in "The Chicago Daily News," 6 aprile 1941. 790 BiblotecaGino Bianco

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