Gaetano Salvemini - Preludio alla Seconda guerra mondiale

Dalla non-belligeranza alla belligeranza Quando i francesi invocarono l'armistizio, Hitler aveva già occupata la zona attri– buitagli, mentre Mussolini era ancora alla soglia del suo campo d'azione. Nel negoziare l'armistizio, i francesi non erano affatto in grado di cacciare Hitler dalla Francia setten– trionale e centrale, ma avevano ancora una carta del gioco, la flotta francese, che poteva ritirarsi nel Nord Africa, dove poteva continuare a combattere insieme agli inglesi a meno che il Duce abbandonas,se le sue pretese nei confronti di territori francesi. Con le forze di Mussolini dislocate sulle Alpi e con la sua flotta incapace di misurarsi con le flotte francesi ed inglesi ove queste operassero insieme, Hitler era posto di fronte alla scelta fra neutralità della Francia e anche "cooperazione" da una parte, e le richie– ste territoriali di Mussolini dall'altra. Egli scelse la Francia e piantò in asso Mussolini. Cosi Hitler fu autorizzato a tenere i due terzi della Francia che si trovavano nella sua sfera d'influenza e che aveva occupato, e a tenere sotto il suo calcagno l'altro terzo, mentre Mussolini si dovette accontentare di poche località prive di importanza alla fron– tiera italo-francese. Il suo fiasco militare non gli permetteva di chiedere di piu. Il 2 luglio 1940 il mondo lesse il rapporto di Mussolini sugli allori militari che il Principe di Piemonte aveva colto nella guerra contro la Francia. "Gli italiani e gli stranieri debbono sapere... Gli italiani e gli stranieri debbono sapere... Gli italiani e gli stranieri debbono sapere...,, In altri tempi vi fu un generale conquistatore che inviò una relazione delle sue vittorie al Governo centrale: veni, vidi, vici. Nell'" ordine nuovo,, di Mussolini è il Governo centrale che invia ai suoi genei:ali una relazione sulle loro imprese gloriose. 783 BiblotecaGino Bianco

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