Gaetano Salvemini - Preludio alla Seconda guerra mondiale

-L'Italia n~l 1939 Abbiamo esaminato la politica estera di Mussolini dal punto di vista della poUtica realistica del nazionalismo. Senza tener alcun conto del benessere di altri popoli abbiamo esaminato i vantaggi e gli svantaggi che sono venuti al popolo italiano da questa politica. Vi sono tuttavia diverse speci~ di nazionalismo. Il nazionalismo italiano, ~e tenuto a &eno dal comune buon senso, si renderebbe conto che il benessere del popolo italiano è legato, e non in contrasto, al benessere degli altri popoli. I prodotti che l'Italia può esportare - seta, vini, &utti e verdure primaticce, e prodotti industriali finiti - trovano un mercato solo se gli altri paesi sono in condizioni di assorbirli. I turisti stranieri non si recherebbero in Italia, se questa non potesse offrire comodità. Altri paesi non assorbireb– bero il lavoro italiano se non fossero in una fase di espansione economica. L'Italia può prosperare solo se gli altri paesi sono prosperi. Ma senza pace non vi è prosperità. Pace e lavoro dovrebbero essere il programma di un nazionalismo italiano che non avesse perduto ogni vestigia di comune buon senso. Anche Cavour era un nazionalista. Ma il nazionalismo di Cavour era tenuto entro i limiti del comune buon senso. Dalla politica estera di Mussolini il buon senso comune è scomparso ed è rimasto solo il nazionalismo. a renderla inevitabile, non potrà avere una propria iniziativa. Egli dovrà inchinarsi alla volontà di Hitler. Uscirà l'Italia vittoriosa dalla prova? Dopo aver sacrificato l'indipendenza nazionale, Mussolini getterà ai cani anche l'unità nazionale italiana? I futuri eventi sono in grembo di Dio. 775 BiblotecaGino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy NjIwNTM=