Gaetano Salvemini - Preludio alla Seconda guerra mondiale

Preludio alla seconda guerra mondiale Società. La "Società" non era che un pubblico notaio. Ma era tenuta respon– sabile per tutto ciò che le si chiedeva di registrare. Questa procedura presentava notevoli vantaggì per diplomatici e uo– mini politici. Quando un problema era stato risolto in modo soddisfacente, essi si attribuivano il merito della buona soluzione. Quando il problema veniva risolto male o non veniva risolto affatto, la colpa era della "Società." Era come se dei teppisti formassero una "Società" e sostenessero che, fa– cendo atti di teppismo, obbedivano agli ordini della loro "Società," e non ai propri desideri. Tuttavia la società dei teppisti di Ginevra differiva da una comune società di teppisti in due punti importanti. Nella società di Ginevra erano riuniti non solo teppisti di alto bordo - i delegati delle Grandi Potenze - ma anche teppisti minori - i delegati delle Potenze minori, cioè delle vit– time potenziali dei teppisti piu potenti. Se i delegati delle Grandi Potenze volevano che le loro azioni avessero il suggello della Società delle Nazioni, dovevano ottenere il consenso di quelle piccole Potenze, che si trovassero ad essere rappresentate nel Consiglio della Società, e di tutte le altre pic– cole Potenze, che erano permanentemente rappresentate nell'Assemblea della Società. Inoltre le decisioni dovevano essere registrate dal segretario della Socjetà. Questo voleva dire che una cattiya azione non solo doveva essere ratificata dai delegati di quelle piccole Potenze che avrebbero potuto essere le vittime di una eventuale cattiva azione, ma non poteva essere tenuta se– greta. Doveva essere ufficialmente annunciata al mondo, provocando scan– dalo e suscitando proteste. Gl'impegni contenuti nel Patto della Società, pur essendo impegni pu– ramente morali, non erano privi di valore. Chi manca alla propria parola d'onore, anche se coronato dal successo, resta con una macchia sul proprio nome. La sua parola non ha piu il valore che aveva prima. Poter fare una promessa in cui altri abbiano fede, è una forza morale. ·Ad essa non si do– vrebbe rinunziare alla leggera per ottenere un vantaggio immediato. Quan– do il Governo germanico violò la neutralità del Belgio nel 1914, non esiste– va nessun tribunale per condannarlo. Ma la coscienza morale di tutte le persone rispettabili lo condannò, e quella sentenza ebbe un gran peso. La storia della Società delle Nazioni tra la prima e la seconda guerra mondiale è la storia degli espedienti, delle astuzie, degl'inganni, delle frodi, dei tiri mancini, e delle gherminelle, per mezzo dei quali quegli stessi diplo– matici che dovevano far funzionare la Società, manovrarono in modo da svuotarne e renderne nullo il Patto. Uno dei trucchi, mediante i quali la Società venne metodicamente paralizzata e mantenuta in istato d'impotenza, era quello di mostrare una profonda preoccupazione per la sua salute, e non appena qualcuno le domandasse di agire, accusarlo perché metteva in pericolo l'esistenza di una cosI preziosa e tuttavia cosI fragile istituzione. La Società doveva per il momento limitarsi a compiti modesti e attività umanitarie, che non avevano alcun rapporto con la pace o con la guerra; 54 Bibloteca Gino Bianco

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