Gaetano Salvemini - Preludio alla Seconda guerra mondiale

Appendici litica pacifica, anche dopo l'assorbimento dell'Austria. Se l'annessione non fosse stata vietata dai Governi francese ed inglese e dallo stesso Mussolini all'epoca della Repub– blica di Weimar, è molto probabile che la democrazia tedesca sarebbe stata rafforzata abbastanza per resistere al movimento nazista; e cosi un'altra garanzia di pace sarebbe stata aggiunta a tutte le altre. Mussolini segu1 linee politiche che erano in opposizione diretta a quelle che ave– vano sempre propugnato i democratici italiani. Incoraggiò il movimento nazista in Ger– mania dal 1923 al 1933. 3 Spinse Dollfuss a sopprimere in Austria la forza piu potente contro l'annessione, il partito socialista, al quale apparteneva circa un terzo della popo– lazione. Egli imped1 la formazione di una Confederazione danubiana; minò la Piccola Intesa; ridusse la Società delle Nazioni a un mucchio di rovine; e infine venne a lite con la Francia e l'Inghilterra. Dopo essersi impelagato in Abissinia e isolato in Europa, si incagliò in Spagna. Tutte queste manovre finirono con l'invasione dell'Austria nel marzo 1938. A colmare la misura, si ebbe, nel settembre del 1938 e nel marzo 1939, lo smem– bramento della Cecoslovacchia. L'esercito cecoslovacco forte di quaranta divisioni scom– parve dalla scena europea. Non solo la Polonia perdette la sua migliore linea di prote– zione sulla frontiera occidentale; non solo la Francia perdette un alleato leale in qual– siasi guerra con la Germania; ma anche l'Italia perdette un possibile alleato in una guerra di difesa contro la Germania. I novanta milioni di abitanti del Reich tedesco ora confinavano al Passo del Bren– nero coi 44 milioni di italiani. 4 Tanto la Francia come l'Italia avevano vinto la guerra con la Germania nel 1918; ambedue la persero nel 1938. Tutti gli sforzi fatti dalla propaganda mussoliniana per convincere il mondo che i due disastri diplomatici di prima grandezza - la scomparsa dell'Austria e della Ce– coslovacchia - avevano rafforzato la posizione dell'Italia e il prestigio di Mussolini, trovarono sorde orecchie. Tutti in Italia si resero conto che, mentre si avventurava in Etiopia e in Spagna, Mussolini aveva distrutto la sicurezza dell'Italia stessa. Nessun democratico si sarebbe mai sognato di accumulare tanti spropositi in cos1 poco tempo. Quando si considera l'aumento della forza presente e potenziale raggiunto da Hitler con l'annessione dell'Austria e della Cecoslovacchia non è possibile trattenersi dal sorridere dell'aumento della forza presente e potenziale che Mussolini assicurò all'Italia col furto dell'Albania nell'aprile 1939. L'Albania era stata un protettorato ita– liano fin dal 1926. Il re Zog non pretendeva che qualche milione di piu per' rimanere vassallo ubbidiente di Mussolini. Ma per dimostrare che possedeva tanto sex appeal quanto Hitler, Mussolini violò la sua vecchia amante. Mussolini si trova oggi rispetto a Hitler nella stessa posizione in cui a re Zog accadde di essere rispetto a Mussolini prima dell'occupazione dell'Albania. Mentre si imbarcava nella conquista dell'Albania, faceva dell'Italia un'altra Albania. Dal 1938 in poi una mainmise tedesc.a si sviluppò su tutti gli organi essenziali della vita italiana. Comitati comuni tedeschi e italiani incominciarono a controllare le forze terrestri. Delegati dello Stato Maggiore generale tedesco ispezionavano le forze mi– litari italiane nella penisola e nelle colonie. Gli ufficiali dell'esercito italiano che non sfoggiavano un adeguato entusiasmo per il "Patto di Acciaio" erano "epurati.,, Le parti piu vitali degli aeroplani italiani non erano piu fabbricate in Italia ma in Germania. Aeroporti tedeschi e contingenti di truppe tedesche erano stati stanziati qua e là in Italia, Libia e Albania. La polizia italiana fu sopraffatta dagli agenti segreti della Gestapo. Tedeschi di lingua tedesca che avevano imparato l'italiano si trovavano negli uffici dei ministeri a Roma e nelle sale degli alberghi delle piu importanti città italiane. Il porto e l'arsenale di Trieste vennero per- 3 D'accordo con Pio XI e il suo Segretario di Stato. Cardinal Pacelli - ora Pio XII. 4 Soltanto Sonnino sarebbe stato capace di accumulare un mucchio di spropositi altrettanto colossali. 768 BiblotecaGino Bianco

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