Gaetano Salvemini - Preludio alla Seconda guerra mondiale

Pio Xl e la guerra etiopica Il giorno seguente, gli ex-combattenti cattolici coi loro diecimila preti, andarono a rendere omaggio a Mussolini. Questi disse loro che "il popolo italiano desiderava pace a condizione che fosse accompagnata da giustizia." In. quello stesso pomeriggio,. ad una dimostrazione di 50.000 giovani fascisti, il Duce dichiarò: "Noi marceremo diritti in avanti." Secondo il corrispondente da Roma del Morning Post di Londra (9-IX-35) "pace e giustizia" volevano dire la stessa cosa per Pio XI e per Mussolini: "Papa Pio XI e Mussolini hanno accennato entrambi al desiderio di pace ed entrambi hanno aggiunto che la pace dev'essere accompagnata dalla giustizia." L'Osservatore Romano non ebbe nulla da ridire su questa interpretazione. 12 Quando, il 2 ottobre, tutti gli italiani furono chiamat'i ad ascoltare Mussolini e ad applaudirlo con unanime entusiasmo, le campane di tutte le chiese del paese alle 13,30 del pomeriggio contribuirono al colossale frastuono. Secondo il diritto canonico, le campane delle chiese non possono esser<;u~ate per scopi profani, senza l'esplicito permesso del vescovo, o in caso di vigente necessità di interesse pubblico, oppure se vi ,si~ la sanzione dell'uso locale. Benché la dimostrazione del 2 ottobre non rispondesse ad alcu– na di queste esigenze, un comunicato ufficiale governativo alla stampa del 15 settembre aveva annunziato che le campane di tutte l<; chies<; avrebbero suonato "avendo •tutti i vescovi dato ordini in conformità ai desideri delle autorità politiche. " 13 Le campane di Roma, diocesi del Papa, non mancarono al loro dovere nazionale. I corrispondenti da Roma del Times di Londra, e dell'American Associated Press afferma– rono che erano state fatte suonare anche le campane di S. Pietro. La Basilica di S. Pietro si trova nel territorio della Città del Vaticano - il centro della supernazionale Chiesa Cattolica - che è esente dalla giurisdizione italiana. Permettendo che suonassero non solo le campane della città di Roma, ma anche quelle di S. Pietro, Pio XI si dimo~t;rò connivente con la politica di Mussolini. L'Osservatore Romano (7-8-X-35) corse ai ripari. Dichiarò che non c'era nulla di vero nell'affermazione eh<; fosse stata fatta suonare la grande campana di S. Pietro; delle cinque piccole campane non piu di due avevano suonato alle 3,45 pomeridiane, e ciò perché era ora di vespero. 14 L'Arcivescovo Hinsley fu "autorizzato dalla Santa Sede" a far sapere che la notizia che le campane di S. Pietro erano &tate fatte suonare era "assolutamente falsa" (Universe, 18-X-35) - dichiarazione in verità alquanto ardita se la s1 confronta con l'ammissione dell'Osservatore Romano. Chiunque consulti il manuale dei riti della Chiesa di S. Pietro, troverà che l'ora del vespero il 2 ottobre cade alle 4,15 non alle 3,45 pomeridiane. 15 Per quanto riguardava le altre campane di Roma, l'Osservatore affermò che i cor– rispondenti avevano "scambiato per tutte le campane di Roma il suono delle campa– ne di alcune chiese 16 le quali avevano le loro particolari ragioni (il corsivo è mio) per mostrava alcun desiderio di giust1z1a e di pace. Toynbee è d'avviso che "si può presumere" che "in privato il Papa esprimesse energicamente e insistentemente il suo parere sul dittatore e sul suo paese natio." Nessuna presunzione è proibita se si ha piacere a farla. 12 A Toynbee e Binchy sfugge il significato di questo incidente. 13 LT., 16-IX: "Le autorità ecclesiastiche hanno dato istruzione ai parroci di tutto il paese che suonino le campane delle chiese nella storica occasione. L'occasione non sembrerà ad alcuni tale da richiedere una celebrazione cristiana. Ma dopo tutto, le campane sono fatte per suonare: c'est leur métier, come osservarono i francesi quando suonarono dopo il colpo di Stato di Napo– leone III. " 14 La stessa affermazione si trova in "Civiltà Cattolica," 19-X-35, p. 164. 15 Ordo Divini Officii recitandi sacrique peragendi ad usum Capitoli et Cleri SS. Patriarchalis Basilicae Vaticanae, p. VI. Secondo BINCHY, State and Church, p. 641, "le campane di S. Pietro suonarono il quotidiano richiamo ai Vesperi alle 3,30 pomeridiane, un quarto d'ora dopo il caril– lonement ufficiale ordinato dal Governo fascista." Il fatto è che il caritlonement fascista fu ini– ziato esattamente alle 3,30 pomeridiane. 16 BINCHY, State and Church, p. 641, sostiene che il Vaticano non si associò "al resto di Roma e dell'Italia" nel celebrare lo scoppio della guerra. Il "resto di Roma" vuol dire "tutte le campane" di Roma o le "poche chiese" dell'Osservatore Romano? Toynbee (II, 103) è sicuro che il 2 ottobre la Città del Vaticano "rimase buia e silenziosa, "espressione della neutralità di un principe sovrano indipendente." 751 BiblotecaGino Bianco

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