Gaetano Salvemini - Preludio alla Seconda guerra mondiale

Pio Xl e la guerra etiopica sociale, di quegli uom101 che stanno facendo tutto quanto è in loro potere per otte– nere la pace." Questi uomini erano Laval, Baldwin, Hoare .e Eden. Le loro intenzioni erano buone. "Essi stanno facendo tutto quanto è in loro potere, non per mezzo di minacce, le quali non possono che aggravare la situazione, esasperando gli animi, e renderla di giorno in giorno piu d.ifficile, piu minacciosa; non per mezzo di rinvii, che non sono che uno spreco di tempo prezioso; ma con intenti umam, amichevoli, con una sincera volontà di evitare la guerra." Chi era esasperato dalla mmacc1a di sanzioni in quel momento? - Mussolini. Chi non doveva piu oltre esser costretto a perder tempo? - Mussolini. Sua Santità ignorò completamente gli argomenti di Hailé Selassié. Evidentemente non erano degni di esser presi in considerazione. Chiunque poteva cogliere nel discorso del Papa le sole parole che condannavano la guerra come un delitto abominevole, fermarsi a quelle e sostenere che il Papa aveva condannato la guerra di Mussolini. In realtà, il Papa aveva arnrn,esso che Mussolini po– tesse invocare il diritto di legittima difesa o il bisogno di espansione; e "comunque" aveva dato un consiglio d'indulgenza per il caso che Mussolini, nell'esercizio dei suoi diritti, avesse superato i limiti della moderazione. Il significato del discorso diventa chiaro solo per chi lo analizza coi metodi del filologo che si trovi alle prese con un testo difficile, o del diplomatico che analizzi un documento reso oscuro per volontà deliberata. 8 La stampa mussoliniana sottolineò specialmente quelle parti del discorso del Papa le quali volevano· dire che "comunque" Mussolini era nei limiti del diritto. L'Osserva– tore Romano (31 agosto) trovò che i fascisti esageravano e si lamentò che certi impor .. tanti passaggi nel discorso del Papa non erano stati riferiti in modo soddisfacente. Pe.r ciò era autorizzato a dichiarare che il bisogno di espandersi non è un diritto per sé, ma semplicemente un fatto di cui si deve tener nota; quanto alla legittima difesa, questo era un vero diritto, ma "può essere dannoso se non rispetta certi limiti e una certa mode- • Il razione. "Evidentemente è come dire che il bisogno di espan~ione non può da sé solo giustificare la ricerca, lo sforzo per ottenere quanto è ritenuto necessario, anche contro gli eventuali diritti altrui. La difesa, invece, può bene, da sé sola, essere giustificata e identificarsi col diritto, a condizione però che non diventi eccesso di difesa, ciò che tutti 1 codici del mondo condannano." L'Osservatore scantonò innanzi alla questione essenziale: se Mussolini prendesse o no in considerazione i d5.ritti altrui, e se egli si rendesse o no colpevole di eccesso di difesa. L'Osservatore si limitò a definire princip1 astratti nel vuoto. La Santa Sede era neutrale. Mentre Pio XI e l'Osservatore Romano e la Civiltà Cattolica rispettavano la neutra- 8 ToYNBEE (II, 2i2) attribuisce al Papa la sola affermazione che una guerra di conquista sarebbe stata evidentem~nte ingiusta e orribile. Toynbee non ci dice che il Papa ammise il biso– gno di espansione e il diritto di legittima difesa e che "comunque," cioè anche se Mussolini foss" entrato in guerra, bisognava sperare che giustizia e carità avrebbero avuto il sopravvento. BrNCHY, State and Church, p. 640, afferma che fascisti e antifascisti deformarono il pensiero di Pio XI per dimostrare il suo consenso alla causa di Mussolini, ma "l'intero discorso è un appassionato ap– pello per la pace." Le frasi relative al bisogno di espansione, e al diritto di legittima difesa deb– bono essere collocate al loro posto appropriato. Se non erriamo proprio Bincby dovrebbe collocare quelle frasi al loro posto appropriato e non strapparle dal contesto. Il Papa voleva la pace, questo è certo. Neppure Mussolini voleva la guerra: voleva i frutti della guerra senza guerra. E il Papa voleva la stessa pace che voleva Mussolini. Questo solo dovrebbe contare per chi intendeva vedere chiaro, 749 BiblotecaGino Bianco \

RkJQdWJsaXNoZXIy NjIwNTM=