Gaetano Salvemini - Preludio alla Seconda guerra mondiale

Pio Xl e le mmor«nze na%Ìonali I greci del Dodecaneso, cio~ delle isole appartenenti all'Italia nel Mare Egeo, 11 percorsero la stessa via crucis dei tedeschi e degli slavi. Le stesse leggi, concepite con Io stesso spirito sadico, furono applicate ad essi "rigidamente, metodicamente e decisa– mente con &edda tenacia," come Mussolini definf. la propria politica su questo terreno il 6 febbraio 1926. La loro tragedia fu resa piu penosa dal fatto, che la popolazione non era cattolica, ma greco-ortodossa: essa quindi doveva non solo parlare italiano, ma credere in un Dio italiano. Il clero cattolico cercò di convertirla alla "vera" fede, traendo van– taggio dalle "buone occasioni" politiche fornite dalla dominazione fascista. A questo scopo, Pio XI "prestando orecchio alle ferventi preghiere dei cattolici delle isole" - funzionari, preti e monaci che non appartenevano alla popolazione indigena ma erano stati importati dall'Italia - elevò nel giugno 1928 le isole ad Arcivescovado con centro a Rodi. I francescani ed altri ordini religiosi si comportarono come se fossero stati in un paese barbaro, ottenendo il solo risultato di intensificare l'odio tradi– zionale del popolo greco contro i "latini." Nel settembre 1931 gl'intrusi tennero a Rodi un Congresso eucaristico, il quale fini con una solenne processione: "Le magnifiche giornate del congresso eucaristico di Rodi non potevano chiudersi con un trionfo piu bello, piu consolante di quello che si affermò attraverso a tutte le cerimonie di ieri. (.-.. ) ..•.tutte le case degli ortodossi erano pavesate a festa con i tappeti piu belli appesi sulle pareti e con i capi di famiglia che aspettavano per bruciare l'incenso al passaggio del Santissimo e aspergere il corteo con acque odorose, secondo il costume del loro rito. Questo omaggio della popolazione che, pur essendo fuori del grembo della Chiesa Cattolica, ha voluto accomunarsi ai cattolici nell'omaggio a Gesu Sacramentato, come già aveva fatto due giorni innanzi a quello prestato alla Vergine, impressionò profondamente tutti i presenti. Non meno notevole fu, lungo il non breve itinerario il vedere molte case di ebrei e di musulmani anch'esse parate a festa e adorne di bandiere e di tappeti" (24-IX-1931). Per ottenere un trionfo cosi'. bello e cos1 consolante in una terra scismatica, era ben giusto ignorare il fatto che quei disgraziati erano stati costretti dalla polizia a fare sfoggio di un cosi'.illimitato entusiasmo. Assistevano al Congresso eucaristico di Rodi non solo un frate francescano prove– niente dalla California, per far vedere che "l'America" era d'accordo coi cattolico-fasci– sti, ma anche il cavaliere von Puttingen "esµressamente venuto in rappresentanza dei cavalieri tedeschi dell'Ordine Gerosolimitano." Questo signore, con ogni probabilità, era angosciato al pensiero di ciò che soffrivano i suoi compatrioti nel Tirolo meridionale sotto il giogo fascista. Ma poiché a Rodi c'erano greci-scismatici, e non tedeschi-cattolici, avvallò con la sua presenza i metodi usati per conquistare alla fede cattolica un paese non cattolico. Bisogna aggiungere che l'alto clero greco-ortodosso del Dodecaneso si dimostrò non meno disgustoso dei prelati cattolici. Il 7 giugno 1934, Apostolos, Metropolita di Rodi, la piu importante di quelle infelici ffsole, consenti'. che le isole non fossero piu sottb la giurisdizione ecclesiastica del Patriarcato di Costantinopoli, ma costituissero una chiesa indipendente; inoltre cominciò ad. introdurre il rituale cattolico nei servizi religiosi. I fedeli protestarono. "Molte persone furono bastonate, e centinaia, compreso un prete, arrestate, quando i greci protestarono contro l'introduzione di ostie individuali per la 11 Il Dodecaneso non dava agli italiani che spese, ma dava iii fascisti italiani la soddisfa– zione di tenere i piedi sul collo di una piccola e povera popolazione non itaiiana. Militarmente il Dodecaneso sarebbe riuscito utile solamente come base ad una flotta italiana distaccata nel Medi– terraneo orientale per cercare ayventure contro la flotta inglese. Ma l'Italia non aveva le risorse necessarie per mantenere due flotte indipendenti, una nel Mediterraneo orientale e una nelle acque metropolitane. Durante la seconda guerra mondiale il Dodecaneso fu niente altro che una passi– vità. Con tutto questo, vi sono italiani, i quali piangono sulla perdita del Dodecaneso prodotta dalla seçonda guerra mondiale. 729 BiblotecaGino Bianco

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