Gaetano Salvemini - Preludio alla Seconda guerra mondiale

Le minoranze nazionali sotto il regime fascista Nel 1928 vi erano nel Tirolo meridionale 760 classi in cui l'italiano era la sola lingua d'insegnamento; in non piu che 30 classi il tedesco era tollerato quale materia supplementare a scelta. 11 Queste classi scomparvero con l'inizio dell'anno accademico 1929-30. Il Prefetto della provincia annunciò siffatto trionfo a Mussolini il 13 ~ttobre 1929 con le seguenti parole: "L'Italia fascista, sotto il vostro comando, una volta per sempre, e piu profonda– mente che mai, fa penetrare il suo tallone di ferro in questa terra romana, che è un avamposto di civiltà italica." Il tedesco restava come lingua non fondamentale, ma a scelta, solo per tre ore alla settimana, negli ultimi tre anni delle scuole elementari, e solo nelle città e nei piu importanti centri rurali. In tutti i' paesi civili è permessa l'esistenza di scuole private, oltre alle pubbliche. Non c'era alcuna legge in Italia che proibisse l'esistenza di scuore private. Per questa ragione Mussolini poté dichiarare in un'intervista con la Neue Freie Presse di Vienna (30-1-1927) che i tedeschi del Tirolo meridionale avevano il diritto di mantenere scuole private. Ma tralasciò di spiegare che nessuno poteva tenere una scuola simile ~e non vi era autorizzato dal Governo, e che una delle condizioni per ottenere tale permesso era che il corpo insegnante conoscesse l'italiano al pa·ri del tedesco. Pochi insegnanti te– deschi conoscevano l'italiano. Inoltre l'esame d'italiano era cosi severo che anche inse– gnanti con buone cognizioni letterarie non lo superavano. Quindi furono tutti automati– camente squalificati. Una persona non autorizzata poteva dar lezioni ad uno scolaro privato sia in casa propria che in quella dello scolaro, ma doveva informare l'insegnante italiano della lo– calità sul tempo e sul luogo delle lezioni e sulla materia d'insegnamento, e l'ispettore sco– lastico poteva pQrre il veto a quelle lezioni, se riteneva che non avessero probabilità di trasformare lo scolaro in un "buon cittadino italiano. 1112 La polizia dava la caccia agl'in- . h "I "" 1 b" segnanti c e tenevano scuo e segrete, scuo e-catacom e. In ogni nazione civile, il cittadino ha il diritto di difendersi nella propria lingua. In Italia, sotto la dominazione fascista, quel diritto sparL "In tutti i processi civili e penali in tutto il Regno è ammessa soltanto la lingua italiana" (Decreto reale del 15 ot– tobre 1925). Nessuna possibilità di usare la propria lingua né a voce né per iscritto. Ad un avvocato non era permesso di rivolgere in tribunale la parola ad un cliente di lingua tedesca, se non per il tramite di un interprete. Se era necessario l'interprete, il pagamento per le prestazioni era addossato alla persona di lingua straniera. Cosi l'accusato, se non poteva pagare un interprete, era accusato in una lingua che non conosceva, doveva di– fendersi in una lingua che non era la sua, ed era giudicato in una lingua che non capiva. La seguehte circolare suona come una traduzione fedele di certi ukase emanati una volta dal Governo degli Zar per i distretti di Vilna e Varsavia: "È stata richiamata la nostra attenzione sul fatto che avvocati e procuratori fanno conversazione fra loro in lingua tedesca nei dintorni del tribunale, e anche in presenza di pubblici funzionari. Per eliminare questo stato di cose io invito i predetti avvocati e procuratori ad usare la nostra lingua nei dintorni del tribunale anche quando fanno con– versazioni private. Qualora questo monito non dovesse produrre gli effetti desiderati, sa– remo costretti a pensare che lo fanno intenzionalmente. 1113 Chi si rivolgeva ad un pubblico funzionario in una lingua, che non fosse l'italiano, non poteva essere che un malintenzionato "ami-nazionale." L'italiano diventò la lingua esclusiva in tutti i pubblici uffici. I sudditi di lingua tedesca potevano coprire la carica di segretario comunale soltanto se fossero forniti di un certificato di scuola secondaria 11 Dichiarazione di Giarratana, 6-II-1928. · 12 Circolare dell'Ispettore scolastico provinciale di Trento, 20-11-1929. ll "Der Siidtyroler, 11 Innsbruck, l-III-1931. BiblotecaGino Bianco 707

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