Gaetano Salvemini - Preludio alla Seconda guerra mondiale

Preludio alla seconda guerra mondiale tolo d'Imperatore d'Etiopia assunto dal Re d'Italia. Baldwin e Eden non osavano fare questo passo di fronte alla loro umiliata e amareggiata opi– nione pubblica. E Blum non poteva rinnegare il suo passato, essendo il primo a riconoscere il nuovo titolo del Re d'Italia. Altri Governi avrebbero dovuto prima piegarsi al fatto compiuto, in modo che l'opinione pubblica internazionale potesse un po' alla volta riconciliarsi con la nuova situazione. Chiedere a Blum l'immediato riconoscimento equivaleva a costringerlo a diventare lo zimbello del mondo. Ma col rimandare la decisione, Blum dava a Mussolini un pretesto per dichiarare nullo l'accordo con Laval. L'uomo che fu vice-capo della Polizia in Italia dal 1930 al 1940, e capo della Polizia dal 1940 al 1943, è convinto che Mussolini fosse in buona fede quando concluse il patto con Laval, e che fosse deluso e addo– lorato, quando la Francia "almeno in apparenza,, approvò le sanzioni. Il suo stato d'animo "non era diverso da quello di un uomo che si creda tradito in amore,, e agognava alla vendetta. D'altra parte il suo sentimento ve_rsola Germania era sempre di ostilità ed egli non sentiva amore per Hitler. Voleva vendicarsi contro la Francia e perciò si un1 a Hitler nella guerra mondiale. La buona fede di Mussolini nel concludere il trattato con Laval è certa. Non era difficile per lui essere in buona fede in quel momento, dato che si procurava un trionfo diplomatico sognato per anni. Ma non poteva onestamente sentirsi tradito dalla Francia per il fatto che Laval avesse partecipato "almeno in apparenza,, alle sanzioni. Data la tempra dell'opinione pubblica in Francia, in Inghilterra e in tutti i paesi in cui l'opinione pubblica poteva esprimersi, Laval non avrebbe potuto fare piu che trasformare le sanzioni in una farsa. Mussolini quindi non agiva in buona fede quando accusava la Francia. La verità era che aveva tenuto a bada la Francia per cavarne tutto ciò che poteva, finché il successo mili– tare in Africa coronò le sue piu ardite speranze. Allora trovò un'eccellente scusa nel fatto che Laval non aveva potuto soddisfare tutte le sue esorbi– tanti richieste. E dopo la vittoria, tanto piu salda era la sua decisione di annullare l'accordo con la Francia, quanto piu tempestava per l'imme– diato riconoscimento della conquista. Cos1 poteva dichiarare che il patto del gennaio 1935 era stato violato, e allearsi con Hitler in quello che in gergo fascista doveva prendere il nome di "Patto d'acciaio.,, Date le normali consuetudini della diplomazia, nessuno può rimpro– verarlo per aver fatto uso ed abuso della sua situazione. Visto che la parte d'innamorato tradito giovava ai suoi fini, il commediante vi si buttò a capofitto con la sua eccezionale abilità istrionica. Egli era sempre sincero nel momento in cui parlava. Nel luglio 1936 i servizi segreti d'informazione italiano e tedesco co– minciarono a collaborare in Spagna.1 5 Nell'ottobre 1936, Badoglio disse al 15 Il Pro,esso Roalta, p. 81. 688 Bib o eca Gino Bianco

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