Gaetano Salvemini - Preludio alla Seconda guerra mondiale

· Il principio del "Patto d'acciaio" generale Gamelin che Mussolini stava per passare dalla parte di Hitler, per- h ' 'd 1 F . "fi . " 16 L' d L 1 e e cons1 erava a rancia mta. accor o con ava era stato una "facciata" dietro alla quale il Duce aveva lanciato l'impresa abissina e aveva fatto naufragare la Società delle Nazioni. Adesso non aveva piu bisogno d . 11 "f . " 1 que a acc1ata. . I politicanti alla Lavai, che avevano sperato di assicurarsi un'alleanza con Mussolini, sacrificando l'Etiopia, si trovarono a mani vuote ora che l'Etiopia era scomparsa dalla carta geografica. Se materie di questo genere potessero essere messe in numeri, si po– trebbe dire che cinque decimi della responsabilità per la seconda guerra mondiale spettano senza dubbio a Hitler; per la guerra etiopica pos– sano essere distribuite nelle proporzioni seguenti: cinque decimi a Mus– solini, tre a Lavai, e due a Sir Austen Chamberlain e ai suoi suc– cessori nel 1935. Ma le responsabilità per la seconda guerra mon– diale vanno per cinque decimi a Hitler, che consapevolmente, volonta– riamente e malvagiamente la progettò e la scatenò; per tre decimi spettano ai capi dei conservatori inglesi, che spinsero Hitler contro la Russia per deviarlo dall'Europa occidentale; per un decimo a Stalin, che per deviare la minaccia di Hitler verso Est la incoraggiò verso Ovest; la metà di un decimo ai politicanti francesi, che, perduti tutti i baluardi della Francia nell'Europa orientale, e ridotta la Francia alla condizione di un Portogallo in grande, non potevano che seguire gli inglesi con la corçla al collo preci– pitando con essi nel disastro del 1940; e la metà di un decimo a Musso– lini, non perché costui fosse meno malvagio di Hitler o dei conservatori inglesi, o dei francesi legati al carro di questi ultimi, ma perché non aveva forza per fare piu guai di quelli che fece. 1s RKYNAUD, Memoirs, NYT., 24-VII-45. 689 '45 B.u,v eca Gino Bianco

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