Gaetano Salvemini - Preludio alla Seconda guerra mondiale

Preludio alla seconda guerra mondiale Quando Schuschnigg andò a Roma due mesi dopo (21-23 maggio) e chiese consiglio al Duce sui termini di quello che doveva essere il Trat– tato austro-germanico dell'l 1 luglio 1936, Mussolini lo approvò di tutto cuore 7 : solo un accordo tra Germania e Italia poteva dare sicurezza all'Au– stria; lui avrebbe potuto aiutare piu facilmente l'Austria se tanto l'Italia quanto l'Austria fossero state in buoni rappo_rti con la Germania. 8 Caro amico - disse - stiamo assistendo al crollo definitivo delle democrazie del– l'Europa occidentale. Il posto dell'Austria è al fianco delle potenze dinamiche. È que– sto per voi il modo migliore di assicurare la vostra indipendenza. 9 È evidente che già allora esisteva un accordo tra lui e Hitler sulla questione dell'Austria. Pochi giorni dopo la visita di Schuschnigg a Mussolini, il ministro na– zista Frank visitò Roma, e tenne una conferenza per informare un pub– blico numeroso e plaudente d'importanti "personalità" del Governo, del– l'Università, dell'esercito e delle associazioni culturali, che i tedeschi "ave– vano ricuperato la virile dignità del lavoro e della guerra, e che l'avrebbero conservata" e sottolineò le "affinità spirituali che univano l'Italia fascista e la Germania nazionalsocialista" ( Gl. 5-IV). Von Hassell, ambasciatore di Germania in Italia, andò a Milano a tenere un discorso su Cavour e Bismarck, e a spiegare come qualmente l'idea dell'unificazione europea, sognata da Cavour e da Bismarck, si fosse reincarnata in Hitler e Musso– lini (CS. 18-IV). Le polemiche e gli insulti del 1934 erano stati dimenticati. Era voce diffusa a Roma che fosse in via di formazione un'alleanza italo-2"ermanica (DT. 6-IV). Birchall a Berlino fu informato che "c'erano tut– te le ragioni per ritenere che i rapporti tra Berlino e Roma fossero assai cordiali, e in caso di bisogno potessero diventarlo anche di piu" (NYT. 20, 27-IV). A Ginevra trovò serie preoccupazioni riguardo all'Austria. Se Hitler e Mussolini si fossero accordati, l'Austria sarebbe stata perduta e la Ceco– slovacchia in terribile pericolo (NYT. 16-V). In maggio Mussolini disse al Principe Starhemberg: È molto importante che l'Austria abbia pace, e che sia unita e forte. La Germania si sta armando, armando su vasta scala. Forse entro tre o quattro anni, forse prima, l'esercito sarà pronto. Allora Hitler entrerà in guerra. Allora bisognerebbe che una grande coalizione europea fosse pronta ad opporglisi. Ma che posso fare io? Non posso essere il gendarme di tutta Europa. Due anni fa, quando Hitler fece assassinare Dollfuss, io ero solo, ma la situazione era diversa allora. La Germania non era cosf forte. Le potenze occidentali non capiranno. 10 7 SorusOINIGG, Austrian Requiem, p. 107 (traduz. ital. p. 278); Hochve"atsprozess Scbmidt, p. 642. 686 • Hocbverratsprozess Schmidt, pp. 42, 432. 9 FuCHs, Un pacte avec Hitler, p. 20; SHERIDON, Kurt von Scbuschniu., p. 161. 10 STARHEMBEI.G, Between Hitler and Mussolini, p. 240. Bibloteca Gino Bianco

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