Gaetano Salvemini - Preludio alla Seconda guerra mondiale

ll principio del "Patto d'acciaio" fosse la minaccia di un riavvicinamento italo-germanico" (29-II-'36). Da Berlino il Manchester Guardian apprese che là si vociferava che Germania e Italia avessero già raggiunto un accordo. Si ritiene in alcuni ambienti che l'Italia abbia adottato l'opinione tedesca che il patto di Locarno sia stato annullato dal patto franco-russo, e che essa sia disposta a ritirarsi dal suo compito di garante nel trattato (7-III). Ma alla vigilia del colpo di Hitler in Renania, Mussolini era ancora con– trario all'Anschluss. 4 Quando, nel discorso al Reich.stag in cui annunciava la rimilitarizzazione del Reno, Hitler offerse trattati di non aggressione e di neutralità ai paesi all'est e all'ovest, non nominò il vicino meridionale della Germania, l'Austria. Mussolini disse a Starhemberg: Vedrete, ora la Germania riarmerà. In pochissimi anni sarà pienamente armata e costituirà un pericolo per tutta l'Europa. Gli altri, che cosa faranno? Nulla. La Fran– cia non farà nulla senza l'Inghilterra, e l'Inghilterra non farà nessun passo contro la Germania. Anche la situazione in Austria diventerà piu difficile. I nazionalsocialisti avranno nuove possibilità di propaganda. La Germania diventerà forte, diventerà trop– po forte. La Germania dev'essere forte quanto basta per resistere al bolscevismo, ma non le si deve permettere di essere tanto forte da costituire un pericolo per l'Europa. L'Europa deve costringere la Germania a rispettare i suoi diritti. Ma è molto difficile unire l'Eu– ropa. Io credo che l'Austria deve armarsi, e molto presto. Non c'è molto tempo. 5 Prima o dopo di aver parlato in questo senso a Starhemberg, può darsi che il volubile Duce abbia detto ad altri visitatori esattamente il contrario. Ma non avrebbe mai parlato in questo modo a Starhemberg se avesse già concluso un accordo con Hitler riguardo l'Austria. E neppure avrebbe dato al Governo austriaco 600.000 scellini per contrastare la propa– ganda nazista. 6 Ben presto l'uomo cambiò idea. Era completamente assorbito dalla questione etiopica, e la rimilitarizzazione della Renania poteva aiutarlo. Cortesi rifed che "l'Italia sentiva che le sanzioni l'avevano assolta da ogni obbligo di andare in aiuto della Francia." In Italia l'impressione generale era che il passo di Hitler avrebbe reso tesi i rapp~rti franco-tedeschi col risultato che entrambi i paesi sarebbero stati ansiosi di accaparrarsi l'ami– cizia dell'Italia (8-III). Circa una quindicina di giorni fa Mussolini propose a Hitler un'alleanza tra Italia, Germani/!, Polonia, Austria e Ungheria. Per ottenere l'approvazione di Hitler, offerse di denunciare tanto il Trattato di Locarno quanto l'accordo italo-francese del gennaio 1935. Hitler respinse questa proposta e, secondo la versione ufficiale italiana, non informò Mussolini di ciò che già allora doveva preparare (9-III). 4 STARHEMBERG, Between Hitler and Mussolini, p. 191. 5 STARHEMBERG, Between Hitler and Mussolini, pp, 191-193. 6 STARHEMBBRG, Between Hitler and Mussolini, p. 196. BiblotecaGino Bianco 685

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