Gaetano Salvemini - Preludio alla Seconda guerra mondiale

Patti regionali contro sicurezza collettiva ghilterra aveva uno speciale interesse nei Paesi Bassi era passato da un pezzo. Lo sviluppo dell'aviazione aveva cancellato i confini geografici. Il partico– lare interesse della Gran Bretagna era di salvare la pace. Non c'era altro mezzo per ottenere la pace all'infuori dell'azione collettiva contro un ag– gressore (MG. 2-VII). I francesi avevano disertato quel metodo! Gilbert Murray, altro eminente leader nell'Unione per la Società delle Nazioni in Inghilterra, osservò che il piano di Hitler era noto: "Prima la zona smilitarizzata; poi l'Austria; poi la Cecoslovacchia. Nel frattempo mol– to si poteva fare per via d'intrighi con partiti reazionari in Romania e in Jugoslavia e in Polonia." Una volta la Società delle Nazioni avrebbe potuto far fronte a quei pericoli. Ma ora? (DT. 20-IV). Lord Cecil non teneva conto del fatto che, dopo tutto, i francesi non avevano fatto altro che imitare gl'inglesi. Lord Lloyd lo esortò a tener presente questo fatto. Ammetto che non ci piaccia che la Francia tratti la Società delle Nazioni "come uno speciale ombrello,,; ma neanche la Francia apprezza le nostre dimostrazioni calde o fredde a Ginevra secondo gli umori variabili dell'opinione politica in questo paese. La nostra passata condotta a Ginevra non ci autorizza purtroppo ad accusare la Fran– cia di opportunismo nel servirsi della Società (LT. 17-IV). Il Governo francese non era contrario all'idea di patti regionali. La Francia si era costruita un sistema di sicurèzza in Oriente, grazie a trattati con la Cecoslovacchia, la Piccola Intesa e la Russia. Il Governo francese aveva sempre affermato la necessità di una Locarno orientale e di una Lo– carno balcanica, e di una Locarno mediterranea, quali "accordi regio– nali" collegati fra loro e diretti a garantire lo status quo ovunque. Hitter aveva sempre rifiutato questa idea. Accettava i patti regionali dell'Europa occidentale, ma intendeva avere le mani libere nell'est e nel sud-est. Dopo che avesse fatto a modo suo nell'est e nel sud-est, l'accordo regionale del– l'Occidente sarebbe diventato niente piu che un pezzo di carta: che fare allora degli impegni francesi nell'Europa orientale? I conservatori inglesi non pensavano affatto a garantire l'Europa orien– tale contro l'espansione germanica. Quando Schuschnigg, il successore di Dol– lfuss nella carica di Cancelliere austriaco, visitò Londra nel febbraio 1935, trovò che il Governo inglese voleva mantenere lo status quo in Europa, ma non voleva impegnarsi a garantire l'indipendenza dell'Austria; e questo era noto a Berlino. Sir John Simon gli disse che sarebbe stato forse oppor– tuno che l'Austria chiarisse la sua posizione riguardo all'Anschluss "me– diante un voto. 111 Intendeva parlare di un plebiscito? Un accordo in forza del quale Londra permettesse a Berlino mano li– bera di fronte all'Austria non esisteva in quel tempo. Ma nel gennaio 1936 il Vice cancelliere austriaco, mentre era a Londra si senti ripetutamente • Hoch verratspro:r.ess Schmidt, p. 443. 667 Bibloteca Gino .Bianco

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