Gaetano Salvemini - Preludio alla Seconda guerra mondiale

LA conquista di Corfu mutevole della giornata. Come i cavalieri erranti di altri tempi, girava il mondo in cerca di avventure. Ben presto i diplomatici inglesi presero la misura esatta dell'uomo, e s1 dettero ad utilizzarlo. La politica britannica nel Mediterraneo, specialmente dopo l'intesa anglo-italiana del 1887, contò sempre su la cooperazione dell'Italia o quanto meno sulla sua benevola neutralità, in eventuali contrasti tra Francia e Inghilterra. Nella questione della Ruhr si era formato un fronte comune franco-italiano contro i progetti britannici. Era necessario per il Ministero degli esteri britannico evitare una ripetizione dello stesso fenomeno. In con– seguenza, nella primavera del 1923, Londra cominciò a gareggiare con Parigi nell'ingraziarsi l'" uomo miracoloso 11 di Roma. La base, su cui si sarebbe potuto ristabilire un'intesa anglo-italiana, era quella dei compensi coloniali promessi nel Trattato di Londra del 1915. Abbiamo visto (a pag. 20) che nel 1919 il Ministro degli esteri britannico si era impegnato a trasferire l'Oltre-Giuba all'Itaiia. Dopo aver fatto questa promessa, rimandò l'effettiva consegna col pretesto che si dovevano prima risolvere tutte le questioni sottoposte alla Conferenza della pace, e tra queste c'era quella relativa al Dodecanneso greco, che l'Italia aveva occu– pato al tempo della guerra italo-turca nel 1912. Nel maggio 1923 il Dode– canneso fu accantonato, e la cessione effettiva dell'Oltre-Giuba all'Italia fu preannunciata dalla stampa. E il Re d'Inghilterra si recò in visita ufficiale a Roma, conferf a Mus– solini l'Ordine del Bagno la sera stessa dell'arrivo, e in un ricevimento uffiJ ciale, prendendo posizione in una questione interna italiana che non lo riJ guardava affatto, si rallegrò col popolo italiano perché aveva superato la sua recente crisi "sotto la saggia guida di un energico uomo di Stato. 11 Gli ammiratori di Mussolini fecero osservare che egli "poteva ora aggiungere la decorazione concessagli da Re Giorgio agli altri tributi pagati al trionfo del fascismo 11 (Civiltà Cattolica, l 9-V-1923). Improvvisamente, un incidente inatteso minacciò di distruggere il riJ nato idillio anglo-italiano, oppure di por fine alla carriera di Mussolini. Il 27 agosto 1923, una commissione militare mandata dalla Conferenza degli ambasciatori di Parigi a tracciare i confini tra Grecia e Albania, fu massacrata su territorio greco, vicino al confine albanese. Il generale presiJ dente della commissione, i due ufficiali suoi aiutanti e l'autista erano tutti italiani. Non erano passate ventiquattr'ore dall'arrivo della notizia, che Mussolini presentò al Governo greco un ultimatum 2 nel quale incolpava quel Governo per il delitto, ed esigeva le seguenti riparazioni: 1) Scuse nella forma piu ampia ed ufficiale da presentarsi al Governo italiano formulandole a cotesta R. Legazione per tramite della piu alta autorità militare ellenica; 2 GUARIGLIA, Ricordi, p. 28; "A nessuno di noi fu dato modo di incanalare per vie nor- mali la soluzione dell'incidente. Mussolini volle l'occupazione di Corro." _ 43 BiblotecaGino Bianco

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