Gaetano Salvemini - Preludio alla Seconda guerra mondiale

Preludio alla seconda guerra mondiale una nave mercantile armata; quindi era meglio buttar via le armi e far navigare la nave senza di esse (12-V). Lord Peel domandò se l'art. 16, con tutte le conseguenze che ne derivavano riguardo all'uso della forza, sarebbe stato o no oggetto di revisione; l'idea di forza si sarebbe dovuta dissociare dalla Società; questa avrebbe dovuto diventare un "ente pura– mente conciliatorio" (18, 19-II); se non ci fosse stata la Società, e se la Gran Bretagna avesse potuto agire da sola; molto probabilmente non ci sarebbe stata la guerra abissina (forse intendeva dire che il Ministero de– gli esteri britannico avrebbe detto ad Hailé Selassié che non si aspettasse nessun aiuto dall'estero contro Mussolini); gli artt. 10 e 16 avrebbero do– vuto essere cancellati dal Patto (14-V). Lord Hardinge of Penshurst, in una lettera al Times, dichiarò che gli art. 10 e 16 del Patto avrebbero dovuto essere ripudiati subito (7-V). Il Morning Post (27-V) pubblicò una lettera firmata da undici membri della Camera dei Lords, i quali invocavano "l'eliminazione dal Patto di tutte le clausole automaticamente coercitive." Il lettore ha ora indubbiamente capito che cosa intendesse dire Chur– chill quando affermava che si sarebbero potuti togliere uno o due piani dall'edificio della Società. Egli alludeva agli art. 10 e 16. Era come dire che le ali della Società delle Nazioni, essendo troppo lunghe, ne inceppavano i movimenti, e dovevano quindi essere tagliate. Cos1 la Società sarebbe stata "rinforzata," benché resa meno vistosa, riducendosi a poco piu che un .. bel luogo di ritrovo in un bell' edificio per uomini forniti di qualche bella idea. Lords liberali vennero in aiuto dei conservatori, Lord Lothian, in una lettera al Times (29-IV) "a malincuore" trasse dalla recente esperienza la conclusione che l'unica linea di condotta onorevole e pratica per la Gran Bretagna consisteva nel dar subito notizia che, passati due anni, essa non avrebbe piu accettato l'obbligo automatico ed universale di entrare in guer– ra, contenuto negli articoli 10 e 16. Come osservò il New York Times, Lord Lothian era stato un vigoroso sostenitore delle sanzioni. Il suo cam– biamento era un gran colpo per coloro che ancora invocavano il sistema della sicurezza collettiva (NYT. 2-V). Un colpo ancora piu grande si ebbe quando Lord Lytton, l'uomo che era stato a capo della Commissione ·d'in– chiesta sull'attacco del Giappone contro la Cina, dichiarò che "qualora fosse provato che la Società delle Nazioni non aveva la volontà di ren– dere efficace la coercizione delle grandi potenze per salvare l'indipendenza delle piccole potenze, si sarebbe reso evidente che i piccoli Stati non po– tevano trovare alcuna sicurezza nelle garanzie collettive del Patto, e sarebbe stato quindi necessario sottoporre a revisione la costituzione e la procedura della Società" (LT. 2-V). I pacifisti diedero il loro appoggio ai conservatori e ai liberali. Secondo loro, il potere della Società doveva fondarsi esclusivamente sulla forza mo– rale e sull'opinione pubblica, la cui efficacia sarebbe stata accresciuta dal- 1' aboli;zione di tutte le sanzioni, sia economiche che militari. Questo chiese 662 Biblu el,.;a Gino Bianco

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