Gaetano Salvemini - Preludio alla Seconda guerra mondiale

Preludio alla seconda guerra mondiale I delegati delle potenze minori, amiche alla Francia, gli dissero nel marzo del 1936: "Come possia1no credere che la Francia verrà in nostro soccorso dopo che abbiamo visto che ha mancato di reagire anche quando i suoi stessi interessi erano in gioco?" (Souvenirs, III, p. 39). Negli Stati Uniti la Società delle Nazioni perdé ogni ultimo prestigio. La politica del Governo inglese "fu doppiamente screditata: per avere man– cato di iniziativa e per avere agito per motivi egoistici che non aveva il coraggio di confessare. 112 L'opinione di tutta la gente onesta fu espressa dal New York H erald Tribune: Minacciata da una grande potenza europea, l'Abissinia fu invitata da altre po– tenze alla resistenza mentre l'Occidente non voleva nulla rischiare per rendere tale resistenza efficace. La conclusione è una rovina e una demoralizzazione piu completa che se non fosse stata mai opposta nessuna resistenza. Le fiamme, che distruggono la capitale di Hailé Selassié, sono anche la pira funebre d'innumerevoli speranze occiden– tali per una migliore e piu sana organizzazione della stessa civiltà occidentale. I nuovi Cesari hanno rivelato che il carattere fondamentale della nostra organizzazione inter– nazionale è costituito dall'esercizio della forza bruta, della violenza e del sanguinario egoismo. Mentre le fiamme si attenuano e si spengono nella capitale abissina, non c'è niente in quelle ceneri e in quella distruzione di cui la civiltà occidentale possa menar vanto (4-V-36). Il s~ntimento isolazionista si rafforzò in tutti gli ambienti e superò le tendenze internazionaliste. Questo fatto ebbe effetti disastrosi in Ger– mania. Hitler acquistò la convinzione che l'isolazionismo americano avrebbe resistito ad ogni altra pressione, e che comunque le cose andassero in Eu– ropa, lo Zio Sam se ne sarebbe disinteressato. Questa erronea valutazione dei sentimenti americani doveva diventare una - e non la meno efficien– te - fra le cause della seconda guerra mondiale. In Gran Bretagna la gente scopri che "non era un Dio quella Società delle Nazioni che essa aveva adorato; vuoto era l'altare che avevano asse– diato con le loro preghiere" (FEILING, N.C., p. 261). Il movimento, che fino allora aveva sostenuto la Società delle Nazioni, venne meno. Le religioni non sopravvivono alle delusioni. Il deputato laburista Coks fece la seguen– te franca dichiarazione: Migliaia di persone in questo paese, che hanno sostenuto la Società delle Nazioni fin da quando fu istituita, stanno ora acquistando gradualmente l'opinione che la Società stessa è un'inutile impostura, e che questo paese non dovrebbe piu occupar• sene (Camera dei Comuni, 23 giugno). Questo era appunto quel che molti conservatori inglesi avevano sempre d 'd P fì 1 "' · " ' es1 erato. er metter ne una vota per tutte a un impostura e neces- sario che tutti si accorgano che è veramente un"' impostura." Le dimissioni 2 Sir Alfred Zimmern, M.G., 6-V-36. 660 Bibloteca Gino Bianco

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