Gaetano Salvemini - Preludio alla Seconda guerra mondiale

Mussolini trionfante occhi intellettuali erano stati saldamente applicati ai giovani. Ma era sor– prendente che questa propaganda avesse permeato anche lo spirito di per– sone e classi la cui vita era maturata nella tradizione dell'amicizia inglese. Due mesi dopo (25 maggio) rifer.1 che un nuovo ritornello era comparso nella politica italiana: "La guerra è morta; evviva la guerra! " E chie– deva: "Contro chi è diretto questo nuovo schiamazzo? " La risposta era la seguente: "È l'Inghilterra che agli occhi degl'italiani è tenuta responsa– bile di qualunque cosa accada; ed è quindi contro l'Inghilterra e i mem– bri dell'Impero che si dirigono la continua propaganda e l'organizzazione della macchina bellica dell'Italia." L'ex ambasciatore di Germania a Roma, Ulrich von Hassel, scrisse nel suo Diario (p. 314) traduzione ital. p. 231, il 24 luglio 1943: Per l'Italia, il trionfo abissino sull'Inghilterra del 1935-36 è stato una grande disgrazia. Ne sorse un erroneo apprezzamento dell'Inghilterra che condusse a scostarsi dalla linea storica della politica italiana: "Mai contro l'Inghilterra!" Mussolini ora puntava anche le sue speranze sul fatto che il Governo inglese aveva adottato una politica filotedesca. Ma accordandosi con Hitler, come i conservatori inglesi stavano facendo egli poteva riprendere i suoi ricatti anti-francesi degli anni dal 1925 al 1934. Dopo aver afferrato l'E– tiopia perché non poteva afferrare la Tunisia e forse qualche altra cosa? Cos.1il suo destino fu irrevocabilmente fissato. Nel premere il bottone che dette il segnale all'invasione dell'Etiopia, egli doveva scatenare "una serie continua di guerre e invasioni fino a quando il suo corpo crivellato di pallottole penzolò a testa in giu in una piazza di Milano. 1115 Doveva essere un disastro non solo materiale ma anche morale. La vittoria a buon mercato ottenuta con carri armati, aeroplani e gas tossici · sopra un popolo disgraziato nulla aggiunse al prestigio militare della dit– tatura fascista. Quanto al prestigio morale di Mussolini, esso era finito per sempre. Tra il 1923 e il 1929 l'occupazione di Corfu e il continuo bru– tale atteggiamento di sfida di fronte alla Società delle Nazioni avevano sollevato crescenti sospetti anche tra quegli statisti inglesi che si servivano di lui per i loro scopi. Questi sospetti si calmarono dopo il 1929 quando il Duce, facendo della pace e del disarmo le sue parole d'ordine, parve adottare un atteggiamento piu moderato sulle questioni internazionali. La sua popolarità raggiunse l'apice quando Hitler s'impadronf del potere in Germania arrivando ad estremi di pazzia e di crudeltà quali Mussolini e i suoi seguaci non avevano mai raggiunto. I fascisti non dimostrarono particolare zelo nell'aiutare i profughi della Germania. Mentre, per esem– pio, la Francia ne accolse 25.000, l'Italia diede asilo soltanto a 500. 16 Ma le malefatte del vicino spesso aumentano, in una persona, per ragione di 1s HuLL, Memoirs, I, p. 427. 16 Relazione sui profughi dalla Germania di J. G. MacDonald, Alto Commissario della Società delle Nazioni (NYT., 26-XII-33). 653 Bibloteca Gino Bianco

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