Gaetano Salvemini - Preludio alla Seconda guerra mondiale

Capitolo sessantasettesimo Mussolini trionfante Quando si cominciò a parlare della questione abissina, il grosso pub– blico italiano era ostile a siffatte avventure. Uno fra i piu fanatici ammi– ratori di Mussolini, G. Ward Price, scrisse nel 1936: Questa campagna abissina fu un'iniziativa personale di Mussolini. Il popolo italiano non sentiva alcun desiderio di una simile impresa finché lui glielo istillò. La sconfitta di Adua, quarant'anni prima, aveva infuso nel cuore degl'italiani repugnanza perfino per il nome dell'Abissinia. Lo Stato Maggiore italiano riteneva che la conquista di quel paese sarebbe stata lunga e costosa... In aprile, cinque mesi prima che cominciasse la guerra, trovai molti italiani pieni di preoccupazione per i rischi e il costo della campagna che si avvicinava. 1 Mrs Anne O'Hare McCormick, visitando l'Italia nel 1935 all'inizio della primavera, trovò "un popolo che odiava di essere disturbato" e dete– stava di dover accettare una campagna di espansione.2 In agosto Starhem– berg notò che l'idea di una guerra in Etiopia era assolutamente impopo– lare. "Amici, che erano legati all'Italia fascista, mi dissero che la politica del Duce era una pazzia; non poteva finire che in un fallimento, ed essere molto pericolosa per l'Italia. 113 Questa non era la opinione di Mussolini. A creder lui, il popolo italiano era "formidabilmente unito nella risoluzione" di superare ogni osta– colo" (DE BoNo, 20 ottobre). E tutti coloro che vivevano a Roma fra gli alti dignitari del regime o in mezzo al fior fiore dell'aristocrazia papale o regia e di quella fascista recentemente creata, sapevano, che gl'italiani dal primo all'ultimo erano pronti a morire per Mussolini. L'ambasciatore americano in Italia riferf (10 settembre) che "l'intera popolazione milita– re e civile" era "in completo accordo con la politica di Mussolini." "I gior– nali in ogni numero si dimostrano sempre piu decisi alla guerra" (Peace and War, p. 273). 1 I know tbese Dictators, pp. 272, 279. 2 Mrs. McCormick rese pubblico questo fatto non nella primavera del 1935, ma nel novem– bre, quando credé di poter affermare che la situazione era mutata (NYT., 10-XI-35). 3 Between Hitler and Mussolini, pp. 215-6. 646 Biblo eca Gino Bianco

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