Gaetano Salvemini - Preludio alla Seconda guerra mondiale

Preludio alla seconda guerra mondiale per tutti." Aveva ragione. Mentre Laval e Flandin, Hoare e Eden erano stati gli autori principali, egli non era stato che complice del delitto. Il rappresentante dello Stato libero irlandese, De Valera, mise il dito sul punto giusto e piu sensibile. "Non c'è nessuna piccola nazione rappre– sentata qui che non senta la verità del seguente monito: quello che è oggi il destino dell'Etiopia, non potrà essere il suo destino domani, qualora l'a– vidità o l'ambizione di qualche potente vicino dovesse esigere la sua di– struzione? " Il nuovo ministro degli Esteri francese, Delbos, avrebbe potuto star zitto, accontentandosi della magra figura fatta da Blum. Ma ritenne che gl'incombesse l'obbligo di spiegare ancora una volta che la Società delle Nazioni avrebbe continuato a lavorare, e a fin di bene. Mentre l'Assemblea perdeva il suo tempo, un giornalista ebreo si uc– cise nella tribuna in segno di protesta contro il fallimento della Società e contro le ingiustizie di cui il suo popolo era vittima. Il 4 luglio, mentre il Consiglio della Società discuteva la questione della Città Libera di Danzi– ca, il Presidente del Senato della Città, un nazista, insultò il Presidente e i membri del Consiglio e il pubblico presente. Finalmente il 4 luglio Van Zeeland presentò all'Assemblea una lunga circonlocuzione di cui solo le ultime parole erano serie: il Comitato di Coor– dinazione consigliava di raccomandare ai Governi di togliere le sanzioni. Quarantaquattro delegati votarono in favore; uno (il delegato etiopi– co) votò contro; quattro (i delegati del Cile, Messico, Panama e Sud– Africa) si astennero. Quando il delegato etiopico chiese all'Assemblea di procedere ad un voto formale, francamente, lealmente, senz'ambiguità o giochi di parole, la proposta ebbe il suo voto; 23 votarono contro; 25 sl astennero. Allora si riun1 il Comitato di Coordinazione, e decise che le san– zioni fossero tolte il 15 luglio. Per rendere il trionfo di Mussolini ancor piu smagliante, Sir Samuel Hoare annunciò alla Camera dei Comuni (9 luglio) che in una data assai prossima, sarebbero state richiamate le unità, che erano state mandate temporaneamente nel Mediterraneo. In cambio, Mussolini fece ai Gover~ ni di Grecia, Jugoslavia é Turchia "una spontanea dichiarazione" per af– fermare che egli non pensava contro alcuno di essi ad una "ritorsione per la loro passata politica sanzionista, "' 0 e il 15 luglio, cioè il giorno in cui furono definitivamente tolte le sanzioni annunciò che le forze italiane in Libia sarebbero state ridotte come atto di "equivalente smobilitazione." Alla sera celebrò di nuovo il suo trionfo. Oggi 15 luglio dell'anno XIV, sugli spalti del sanzionismo mondiale è stata innal– zata la bandiera bianca... Cosi è avvenuto, cosf, sotto i simboli del Littorio invincibile, avverrà domani e sempre. 10 Dichiarazione di Eden alla Camera dei Comuni, Tl luglio. 644 Bibloteca Gino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy NjIwNTM=