Gaetano Salvemini - Preludio alla Seconda guerra mondiale

Cala la tela questione delle sanz1om non doveva impedire '' una v1s10ne equilibrata degli scopi e degl'interessi britannici" (13-VI). "Questo passaggio somi– glia a certi bollettini redatti da un medico celebre per dare al pubblico la notizia che è imminente la fine di un paziente, la cui morte sarà ufficial– mente occasione di lutto" (ToYNBEE, Il, p. 468). In un solo giorno (16 giugno) gli anti-sanzionisti furono allietati da tre avvenimenti: 1) il Governo inglese fece sapere ufficialmente di aver deciso che una visione "realistica" dei bisogni europei e britannici richie– deva l'abolizione delle sanzioni; esso avrebbe quindi preso l'iniziativa a Gi– nevra di proporne la soppressione, qualora altri fossero riluttanti a farlo; 2) un convegno di ottanta deputati conservatori invocò l'abbandono delle sanzioni; e 3) un convegno organizzato da "un Consiglio anglo-italiano per la pace e l'amicizia," presieduto da Lord Exmouth, ricevé una lettera da L. S. Amery, il quale chiedeva l'immediata abolizione delle sanzioni con– tro l'Italia. Lord Queensborough annunziò di essersi dimesso dalla carica di tesoriere dell'Unione della Società delle Nazioni 7 essendosi persuaso che "non era possibile rendere alcun buon servizio alle varie tribu dell'Abissi– nia infliggendo punizioni a chi aveva sostituito il proprio dominio a quello dell'Imperatore" (ammiriamo la circonlocuzione). Il convegno prese nota di un messaggio in cui Mussolini diceva di "avere sempre ammirato l'In– ghilterra e tutto ciò che essa simboleggiava. 118 Fu votata una risoluzione promossa dal deputato Sir Arnold Wilson (v. sopra, p. 494) con cui si sollecitava il Governo a prendere l'iniziativa per la revoca delle sanzioni. E si decise di mandare un messaggio di simpatia a Mussolini. Eden era ora finalmente sicuro di trovare nella Camera dei Comuni quell?- schiacciante e compatta maggioranza in mancanza della quale era stato costretto finora a travestirsi da Lohengrin. Annunciò, quindi, nella Camera dei Comuni (18 giugno), che il presupposto su cui si erano fon– date le sanzioni, non si era verificato: 7 Era stato preceduto dalla Duchessa di Athol (11 giugno), e fu seguito da Sir Austen Chamberlain, da Sir Edward Grigg e da molti altri (DT., 29-VI). Gli uomini politici appartenenti al Partito conservatore che volessero mantenere la loro popolarità, non avevano piu bisogno di esser soci dell'Unione. 8 Latore di questo messaggio fu un tenente colonnello, Cyril Rocke. Costui, durante la pri– ma guerra mondiale, aveva prestato servizio in Italia in qualità di attaché militare britannico, mentre Sir Samuel Hoare lavorava in qualità di membro dell'Intelligence Service ("New Statesman and Nation," 11-1-36). Pubblicò una lunga lettera aperta (1°-IX-35) a Lord Ceci!, Sir Norman An– gell, all'Arcivescovo di Canterbury ed altri sanzionisti britannici per denunciare i delitti dell'Etio– pia ed esaltare le glorie di Mussolini. Allora questo Colonnello Blimp andò in Italia e fece sa– pere per mezzo della radio italiana che "l'Italia aveva dalla sua parte il diritto morale e la giu– stizia agli occhi di Dio"; i Governi sanzionisti trattavano il popolo italiano in modo analogo a quello con cui i vivisezionisti torturavano gli animali sulla tavola operatoria nell'interesse della scienza; ma l'Italia non era un animale indifeso e impotente; sotto la guida del suo Duce, l'Italia avrebbe combattuto a morte i vivisezionisti; e concluse: "Dichiaro sul mio onore che sono finan– ziarmente indipendente e indipendente in ogni senso" (21 novembre 1935). Passò quindi ad illu– minare gli Stati Uniti contro le sanzioni economiche, affermando che sua moglie pagava le spese del viaggio (NYT., 13-XII-35). "Critic" del "New Stastesman," parlando del servizio prestato in Italia da Rocke durante la prima guerra mondiale aggiunse: "Trovo che durante la controversia italo-abissina il colonnello Rocke ha fatto frequenti viaggi tra Roma e Londra." Non c'è dubbio che anche questi viaggi furono resi possibili al colonnello Rocke dall'illimitata generosità di sua moglie. 639 Bibloteca Gino Bianco .

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