Gaetano Salvemini - Preludio alla Seconda guerra mondiale

Esce di scena Laual; entra F"mdin Lord Phillimore chiese di sapere che cosa stesse facendo il Governo per promuovere una soluzione pacifica "accettabile da tutte le parti." Era stato un disastroso errore scartare il piano Hoare-Laval, mentre Mussolini lo considerava una base accettabile per negoziare. "Sarebbe stata comunque una pace. Bisognava eliminare l'articolo 16 nel Patto della Società delle Nazioni." "Sia che l'Italia abbia ragione o che abbia torto, Società o non Società, questa non è una nostra guerra." Secondo Lord Mottistone tutto ciò che si diceva sul dovere che aveva l'Inghilterra di sostenere la Società delle Nazioni, era "un'ipocrita fandonia": Sono qui a dire che so che il Governo di Sua Maestà; prima che siano passate molte settimane o mesi, dovrà abbandonare le sanzioni. Farebbe molto meglio ad abbandonarle adesso e a dire alla Società delle Nazioni che ha questa intenzione. Lord Mansfield affermò che un embargo sul petrolio avrebbe prec1p1- tato una guerra europea. Lord Lloyd ricordò che nella corrispondenza an– glo-italiana del dicembre 1925 il Governo britannico aveva promesso di riconoscere un'esclusiva influenza economica italiana nell'Abissinia Occi– dentale e sollecitò il Governo a porre fine alle incoerenze. Quando la Camera dei Comuni discusse di nuovo la questione etio– pica (24 febbraio) Eden affermò che le vigenti sanzioni economiche e fi– nanziarie si stavano rivelando non inefficaci, e avrebbero "finito per avere un'importante influenza." Lord Stanhope alla Camera dei Lords (18 feb– braio) aveva espresso l'opinione del Governo che "la crescente pressione delle sanzioni stava certamente producendo il suo effetto." Perché allora aggiungere le sanzioni sul petrolio alle sanzioni esistenti? Interrogato se il Governo britannico avrebbe preso l'iniziativa di proporre tale azione, ri– spose che non bisognava esagerarne la importanza. Era una sanzione come qualsiasi altra. Il Manchester Guardian fece il seguente commento e questa straordi– naria dichiarazione: Davvero? Quale semplice arma di guerra, il petrolio è piu distruttivo, piu decisivo di qualunque altra arma che porti questo nome. La sua esportazione in Italia avrebbe dovuto quindi essere proibita all'inizio, insieme con quella dei veri "strumenti di guer– ra." Il signor Eden ci dice che "il petrolio è una sanzione come tutte le altre" - come la proibizione, supponiamo, di esportare maccheroni italiani. Gli abissini seminudi che affrontano un nemico "meccanizzato" potrebbero parlargli diversamente. Ad ogni modo, Eden non poteva dire nulla riguardo a ciò che avreb– bero deciso i Governi a Ginevra. Essi "non avevano· ancora completato l'esame della relazione tecnica, e quindi nessuna decisione era stata presa." Che cosa pensasse il Governo britannico non disse. Ma ammon1 che non si doveva pensare alla Società delle Nazioni soltanto nelra sua funzione negativa di poliziotto. C'era anche la funzione costruttiva di conciliatore e paciere. Se il piano Hoare-Laval era morto, il piano che 601 BiblotecaGino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy NjIwNTM=