Gaetano Salvemini - Preludio alla Seconda guerra mondiale

Preludio alla seconda guerra mondiale delegazione francese sottoscrisse di tutto cuore la Risoluzione Root "(Rela– zioni sulla Conferenza di Washington, pp. 728, 738, 746). L'uso di gas tossici era stato proibito anche dalla Convenzione internazionale del 17 giugno 1925. La bomba atomica non era stata ancora inventata. Il "fuoco che piove dal cielo" - come lo chiamavano le vittime - motivo di diso– nore nel 1936, non è piu causa di disonore oggi - A.D. 1949 - quattro anni dopo la caduta di bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki. Come si canta nell'opera di Mozart, "Cosf fan tutte." È la guerra in se stessa che è disonorevole - indipendentemente dalle armi usate - e sono gli uomini che prendono l'iniziativa della guerra - indipendentemente dai loro motivi - i responsabili di quel disonore. Il merito di Badoglio consisté nell'aver sfruttato con intelligenza e de– cisione tutti i vantaggi delle sue armi: abilità non comune in capi militari di tutti i tempi e di tutti i luoghi. Le perdite di Badoglio in morti e feriti assommarono a 96 ufficiali, 1206 soldati e 562 mercenari negri nelle bat– taglie del Tembien e dell'Endertà contro una cifra di morti e feriti etiopici valutata a 28.000. 25 Queste cifre dicono tutto. Un giornalista che segui la campagna, ha scritto: "Quella fu una guerra ideale - la guerra-tipo della borghesia italiana: con pochi morti e molte medaglie. " 26 594 25 BADOGLIO, La guerra d'Etiopia, pp. 71, 150. 26 MONTANELLI, Qui non riposano, p. 105. Biblo ca GinoBianco

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