Gaetano Salvemini - Preludio alla Seconda guerra mondiale

Preludio alla seconda guerra mondiale vare nell'unità forza e sicurezza; la sicurezza collettiva non si poteva ottenere facilmente; non si doveva permettere il successo dell'aggressione; la funzione diretti va della Gran Bretagna era un elemento non insigni– ficante ecc. ecc. Non fece la minima allusione alla sanzione sul petrolio né ad alcun' altra. Commento significante sul discorso di Eden fu la no– tizia che Sir Samuel Hoare sarebbe rientrato nel Gabinetto Baldwin. 10 Una sola sanzione avrebbe potuto dare da pensare a Mussolini, per quanto il popolo italiano, come massa, non avrebbe potuto prevederne chiaramente l'effetto. Era la proibizione di tutte le esportazioni dall'Italia e dei prestiti esteri all'Italia. Come abbiamo visto, la sospensione delle esportazione dall'Italia rendeva a questa impossibile di compensare i pa– gamenti per le importazioni con quelli per le esportazioni nella bilancia del commercio internazionale, mentre il divieto dei prestiti rendeva impos– sibili i pagamenti mediante prestiti contratti all'estero. Il risultato era che tutte le merci importate in Italia, cominciando dal petrolio, dovevano essere pagate in contanti, e quindi esaurivano le riserve auree della Banca d'Italia. Queste riserve arpmontavano a 5 miliardi e 800 milioni di lire il di– cembre 1934, mentre il deficit nella bilancia commerciale era salito nel 1934 a 1 miliardo e 200 milioni di lire. Nel dicembre 1934, il Governo italiano ordinò ai cittadini, alle ditte e alle banche, sotto gravi pene, di dichiarare alla Banca d'Italia i loro crediti esteri e tutti i titoli esteri che possedessero, anche se depositati all'estero. Furono proibite le espor– tazioni di tratte bancarie, assegni od obbligazioni espressi in lire o paga– bili in Italia; alle persone che lasciavano il paese fu proibito di portar via somme eccedenti le 2000 lire. In conseguenza di queste disposizioni la ri– serva aurea della Banca d'Italia era di 5 miliardi e 800 milioni il 31 maggio 1935. Nel febbraio 1935 furono imposte drastiche riduzioni alle importa– zioni. Nondimeno nei primi sette mesi del 1935 esse diminuirono soltanto da 4 miliardi e 570 milioni, nel corso dei corrispondenti mesi del 1934, a 4 miliardi e 41 O milioni, mentre le esportazioni caddero da 3 miliardi e 20 milioni a 2 miliardi e 810 milioni. Restava ancora un'eccedenza di 1 miliardo e 590 milioni da pagare in contanti. Frattanto si apriva un nuovo abisso nella bilancia commerciale per i preparativi della guerra etiopica. Il Governo doveva procurarsi navi per trasportare uomini e merci in Africa Orientale, e doveva importare quan– tità senza precedenti di carbone, petrolio e materiali da guerra. 11 I pagamenti italiani alla Compagnia del Canale di Suez per il passaporto delle navi 10 Augur (NYT., 18-1-36). Questa notizia seguitò a comparire di quando in quando nella stampa italiana, fino al giorno in cui Sir Samuel Hoare riapparve nel Gabinetto Baldwin. 11 Le importazioni di rottami di ferro, acciaio, rame ecc. balzarono da 11.280 quintali nel 1934 a 14.600 quintali nel 1935; le importazioni di carbone da 12.700 a 14.600; le importazioni di petrolio da 7.200 a 8.500: Annuario Statistico Italiano, 1936. 588 BiblotecaGino Bianco

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